Lazio, Parolo: "Obiettivo Champions. Lo stadio..."

Serie A
Marco Parolo, centrocampista della Lazio (Getty)

L'ex Parma ci crede: "Possiamo andare in Europa, ce lo stiamo guadagnando giornata dopo giornata". Poi sull'impianto di proprietà: "Ci darebbe una carica ulteriore". Infine Murgia: "Spero di restare qui a lungo"

Lazio, "obiettivo Champions". I biancocelesti ci credono, forti del quarto posto (-4 dal Napoli) e delle quattro vittorie consecutive. "Ci crediamo, è nel mirino!" ha detto Marco Parolo. E oggi, in occasione dell'iniziativa "la Lazio nelle scuole" presso l'Istituto S. Sisto Vecchio delle Suore Domenicane, il centrocampista biancoceleste ha parlato così ai cronisti presenti.

"Obiettivo Champions" - La corsa della Lazio non si ferma: "E’ un obiettivo che ci stiamo guadagnando, che possiamo mettere nel mirino. E’ un obiettivo che passa di domenica in domenica. Tutti stanno correndo, tutti vanno forte: basta un mezzo passo falso e ti trovi distante. Ora siamo aggrappati all’ultimo treno: non dobbiamo mai sbagliare. Dobbiamo continuare su questa strada e pensare a noi stessi. Avremo anche degli scontri importanti che ci potrebbero dare una mano". Un pensiero su Keita Balde, protagonista nell'ultima vittoria col Torino per 3-1: "E’ un giocatore che ha le qualità, ha un talento incredibile. Spetta a lui tirar fuori tutto quello che ha ogni giorno, per crescere e migliorare. Se fa questo può diventare un calciatore che può fare la differenza ogni minuto di gioco. Io spero per lui che possa essere quel calciatore che vuole essere e che può sicuramente diventare". 

"Avere un nostro stadio sarebbe bellissimo" - Continua Parolo: "Io penso che il futuro dell’Italia sia andare verso stadi di proprietà o almeno di rinnovare quelli attuali. Facendo l’Europeo in Francia ho visto degli stadi messi a nuovo dove era bellissimo andare, anche per la mia famiglia che mi veniva a vedere era un piacere essere sugli spalti. Sarebbe bellissimo avere uno stadio della Lazio, dove sentirsi a casa, dove portare la tua famiglia e la gente. Leggere fuori dallo stadio “S.S. Lazio” sarebbe una carica in più. Io spero che si vada verso questa strada. Queste cose sono fondamentali". E infine: "E’ bello vedere che lo stadio si stia riempiendo: speriamo si riempia ogni volta di più perché ci stiamo dando dentro. Se riuscissimo a fare come due anni fa, portando tantissima gente allo stadio, avremmo una marcia in più per questo finale di stagione. Dopo che lo hai provato ti rendi conto che avere uno stadio pieno fa la differenza. Tutto, però, parte da noi". Parolo di crede, è determinato: "Se noi diamo tutto, poi la gente tornerà in più e ci darà la carica per questo sprint finale".

Murgia: "Vorrei restare a lungo" - Non solo Parolo, all'Istituto erano presenti anche Murgia e Milinkovic-Savic, altri due protagonisti del cammino della Lazio, seppur in modi diversi. Giovane promettente il primo, talento in via di consacrazione l'altro. E alle domande dei bambini, Murgia ha risposto così: "Io ho solo 20 anni, quindi per me è un punto di partenza. È un cammino lungo il mio, sono appena all'inizio. Però spero che la Lazio sia anche un punto d'arrivo, voglio rimanere qui per tanti anni". Questo il suo commento su Lazio Style Channel: "Siamo contenti della vittoria contro il Torino, stiamo andando bene, facciamo quello che ci dice Inzaghi. Siamo un grande gruppo. Ci aspettano partite importanti, ma siamo consapevoli del nostro valore". Col Cagliari potrebbe giocare: "Le scelte le fa il mister, io penso ad allenarmi. Perdiamo un calciatore fondamentale come Milinkovic (fermo per squalifica), ma tutta la squadra darà il massimo". Primo anno in A per Murgia: "Sono arrivato qui sapendo di affrontare un’esperienza impegnativa, sto raggiungendo gli obiettivi che mi ero prefissato e anche qualcosa in più. So quello che posso fare e lo sa anche il mister, che mi sta utilizzando parecchio. Sono contento, andiamo avanti così. La partita contro l’Inter è stata la prima da titolare, ho provato un’emozione molto grande. Ma ho provato grandi sensazioni anche contro la Juve a Torino. Per me ogni partita è emozionante: scendo in campo per aiutare la squadra”.