Bologna, Donadoni: "Futuro? I conti a fine anno"
Serie AL'allenatore rossoblu a margine della premiazione per la panchina d'oro: "Ho ancora un anno di contratto, penso solo a questo". Sull'addio imminente di Dzemaili, diretto agli Impact: "Conoscevamo la situazione, vedremo da qui a fine stagione"
È un Bologna finalmente in salute, pronto a tornare in campo domenica prossima in casa della Fiorentina. Dopo un inizio di 2017 nerissimo, Roberto Donadoni e i suoi hanno ritrovato il sorriso. Per l’allenatore rossoblu, in particolare, lo sprint finale di stagione sarà importante anche per capire ciò che ne sarà del futuro: “Ho ancora un altro anno di contratto, penso solo a questo”, ha detto il tecnico a margine della premiazione per la panchina d’oro (vinta da Sarri). “Per questa stagione cerchiamo di migliorare il risultato di un anno fa, ma i bilanci li faremo alla fine. Anche se, devo ammettere, siamo in linea con i nostri obiettivi. Le due ultime vittorie sono state un’iniezione di fiducia anche perché arrivate al termine di buone prestazioni. Ora bisogna dare continuità a questo momento positivo, a cominciare dalla partita di Firenze domenica”. Un pensiero anche su Dzemaili, promesso sposo agli Impact di Montreal: “Eravamo a conoscenza della situazione, vedremo da qui a fine stagione, ma rimarrà comunque in famiglia”.
Verso la Fiorentina - Domenica alle 15.00 i rossoblu scenderanno in campo al Franchi di Firenze. In molti dei nazionali si sono nuovamente aggregati alla squadra: tornati a lavorare in gruppo Ladislav Krejci, che ha svolto una seduta defaticante dopo San Marino-Repubblica Ceca di domenica, Adam Nagy, Blerim Dzemaili, Marios Oikonomou e Vasilis Torosidis. I rossoblù hanno in mattinata svolto una serie di esercizi in palestra, del lavoro atletico sul campo e in seguito una partitella. L’unico non a disposizione di Donadoni è Rizzo, ancora in terapia.
Sogno Mancini - “Ho Bologna nel cuore, non nascondo che mi piacerebbe allenarlo quando sarà di nuovo in lotta per lo scudetto”, ha ammesso l’ex allenatore dell’Inter al Corriere di Bologna. E ha aggiunto: “Ogni volta che vengo a Bologna leggo sempre di problemi sullo stadio, così non si parte mai. A Saputo bisogna dare una mano, con lui si può sognare, ha una potenzialità economica importante ed è una persona perbene. Ha ragione quando decide di investire nelle strutture, un proprietario così per il Bologna è una fortuna perché può riportarlo nelle prime cinque della classifica. Non facciamolo disamorare, serve comprare giovani italiani forti, come faceva la Samp di Mantovani. Ora anche il Bologna ha l’uomo giusto al comando”. Su Destro, infine: “Lo conosco dalla Primavera dell’Inter, ha sempre avuto grandi qualità ma deve metterci cattiveria, altrimenti rischia di buttarsi via”.