Dai ricambi al ritmo di gioco: l'analisi del tracollo dell'Inter
Serie ADaniele Adani e Luca Marchegiani analizzano i temi del tracollo nerazzurro dopo la sconfitta di Firenze: dalla mancanza dei ricambi in difesa fino al ritmo di gioco altalenante, passando per lo stato di forma a cui manca continuità
Dopo la stupefacente vittoria per 7-1 contro l’Atalanta, l’Inter è entrata in un tunnel di prestazioni negative dalle quale sembra non essere più in grado di uscire. Una crisi che sembra avere raggiunto il suo punto più basso nella pazza sconfitta per 5-4 contro la Fiorentina. Non è bastata nemmeno la tripletta di Icardi per tornare da Firenze con una vittoria che ormai manca da più di un mese. Una serie negativa che potrebbe compromettere la panchina di Pioli. Intanto, sul sito ufficiale della società nerazzurra è stato pubblicato l'annuncio che gli allenamenti riprenderanno martedì: l'allenatore ha concesso alla squadra non uno ma due giorni di riposo dopo la sconfitta all'Artemio Franchi.
Adani: "L'Inter vive di intuizioni ma manca la costanza"
Daniele Adani e Luca Marchegiani analizzano i temi del tracollo dei nerazzurri, dalla mancanza dei ricambi in difesa al problema del ritmo di gioco. "L'Inter ha meno qualità nel gioco: è una squadra di ripartenza - spiega Adani -. Quindi, quando pressa alto e non sta bene, concede dietro. È una squadra che deve essere completata: in difesa avrebbe bisogno di qualche alternativa. Quando sta bene, l'Inter mette ritmo e forza. Candreva, Joao Mario, Gagliardini e Kondogbia sono giocatori che, insieme, mettono in mostra colpi, giocate e situazioni che hanno una scadenza. Non hanno una grande continuità. Ad esempio Perisic ha fatto un grandissimo primo tempo ma è sparito nel secondo. Icardi, oltre ai gol, non ha fatto tanto. L'Inter è una squadra che vive di giocate, di colpi, di intuizioni, di momenti nei quali è devastante. Poi nella partita non è costante".
Marchegiani: "Medel è fondamentale per Pioli"
"Non so perché Murillo non gioca più - spiega Marchegiani -. Credo sia quasi un'esigenza di avere Medel in campo: piuttosto che non averlo in campo a centrocampo, lo adatto in un ruolo meno suo. Io non credo che Murillo non possa garantire prestazioni di alto livello. Capisco che è un momento difficile: sta giocando poco e quando è sceso in campo non ha fatto benissimo. Quella di Firenze è stata una partita molto particolare: ad esempio Gagliardini e Kondogbia stasera non hanno fatto bene. Erano sempre in difficoltà e sempre costretti a rincorrere".