Juve, Marchisio: "Triplete? Si può, in Europa ci rispettano"

Serie A
Claudio Marchisio, centrocampista della Juventus

Il gruppo, il cammino in Champions e la rinascita. In esclusiva su Sky Sport, il centrocampista bianconero ha parlato così: "Possiamo vincere tutto, dobbiamo crederci. Non giocare è stata dura, ma i successi della squadra mi hanno trascinato. Il nostro segreto? Testa e mentalità"

Dopo l'infortunio, una rinascita progressiva. Seppur con qualche piccola difficoltà: "Con un infortunio del genere bisogna adeguarsi a cambiamenti fisici e di testa, di mentalità; perché prima eri abituato a fare altri movimenti. Ora sto bene, come sta bene la squadra". E per Marchisio conta la Juve, il gruppo. "E' la cosa più importante, soprattutto ora". Semifinali di Champions contro il Monaco, Scudetto a portata di mano e finale di Tim Cup contro la Lazio. I bianconeri serrano le fila, queste le parole di Claudio Marchisio in esclusiva su Sky Sport. 

"Triplete? Si può. E in Europa ci rispettano" - "Questa Juve - dice il centrocampista - puo' vincere tutto e questo aspetto mi ha trascinato in questi mesi. Ora il sesto scudetto, il piu' importante insieme al primo, e poi non bisogna fermarsi finche' non smetto di giocare. Il 'Triplete'? Un obbligo crederci, a questo punto della stagione: abbiamo un bel vantaggio in campionato, siamo in semifinale di Champions e in finale di Coppa Italia, dobbiamo essere convinti".  E ancora: "Ci sono stati alcuni momenti importanti, anche il fatto di tornare a vincere ha portato consapevolezza dei propri mezzi e importanza alla squadra, sia in Italia che in Europa. Ora, da tre anni, c’è un’idea diversa dell’avversario quando incontra la Juventus. Due anni fa la finale col Barcellona, mentre l’anno scorso abbiamo fatto una bella partita col Bayern; quest’anno abbiamo dimostrato di aver tolto quella parte in cui la Juve non riusciva ad essere importante in Europa". Punto di forza: "Il gruppo. Quest’anno sono arrivati giocatori importanti, si sono inseriti al meglio in un contesto che dimostra il suo valore; abbiamo cambiato anche modulo, è stato un bene per la squadra, che ha avuto voglia di lavorare per cambiare. E ne ha giovato l’intera rosa nel cammino della stagione". 

"Nostra forza? Testa, mentalità e gruppo" - Continua Marchisio, un pensiero sull'andamento della Juventus e sugli obiettivi di stagione: "Siamo una squadra che non molla mai niente, lo abbiamo visto col Barcellona. All’andata abbiamo spinto molto per segnare più gol possibili in casa, salvo poi arrivare più tranquilli al Camp Nou. E infatti c’è stato un muro impenetrabile, siamo andati bene sia come squadra che a livello di testa. Mentalmente". Punti di forza a tinte bianconere: "Avevamo capito subito che non sarebbe stato facile affrontare i blaugrana in casa loro, ma per 90’ abbiamo pensato che quella partita non sarebbe potuta andare male".

"Dura non giocare, ma ora sono contento" - Marchisio parla così del lungo stop che l'ha tenuto lontano dal campo per diversi mesi: "E’ passato poco più di un anno dall’infortunio, ora sono contento di come sta andando. Avevo preventivato che ci sarebbero stati alti e bassi, ma li ho gestiti nel migliore dei modi. E’ la cosa più importante. Con un infortunio del genere bisogna adeguarsi a cambiamenti fisici e di testa, perché prima eri abituato a fare altri movimenti. Ora sto bene, anche la squadra, è quello che conta. E siamo arrivati a un punto importante".