Tavecchio: "Auguro a Sarri di diventare ct"

Serie A
Carlo Tavecchio e Maurizio Sarri (fonte Getty)
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Il presidente della FIGC sull'allenatore del Napoli, fresco vincitore del Premio Bearzot: "Non abbiamo ancora riflettuto su un'alternativa a Ventura ma auguro a Sarri di avere un giorno la possibilità di diventare ct. E' un mix tra Sacchi ed Herrera"

Un grande calcio, record di gol segnati e tanti buoni risultati. Il Napoli continua a crescere, anche grazie al lavoro di Maurizio Sarri. L’allenatore sta facendo benissimo in azzurro e, dopo aver vinto la Panchina d’Oro, ha ricevuto quest’oggi un altro importantissimo premio. E’ stato infatti assegnato proprio a Maurizio Sarri il settimo Premio Bearzot.

E proprio a margine della conferenza stampa dell’evento in cui è stato assegnato quest’importante riconoscimento, Carlo Tavecchio ha parlato proprio dell’attuale allenatore del Napoli. "Se vedo un futuro da commissario tecnico per Maurizio Sarri? In questo momento siamo molto presi a superare il turno e qualificarci per i Mondiali – ha dichiarato il presidente della FIGC – E per questo motivo non ho mai pensato ad alternative a Ventura. Ma vita dà a tutti delle possibilità ed io mi auguro che un giorno ci sia anche per Maurizio Sarri la possibilità di allenare la Nazionale italiana".

"Un mix tra Sacchi ed Herrera"

Gavetta, passione ed applicazione. Queste le caratteristiche che sono sempre state riconosciute a Maurizio Sarri. Un uomo venuto dal basso, partito dal dilettantismo ed arrivato fino in Champions League. La sua occasione in Serie A l’ha saputa sfruttare, ora punta ad arrivare ancor più in alto con il suo Napoli. E Carlo Tavecchio azzarda anche qualche paragone con dei grandi allenatori del passato. "Sarri mi ricorda come innovazione Arrigo Sacchi – prosegue il numero della FIGC – ed umanamente, invece, Herrera che era un uomo di pugno e rigore. Sarri ha una militanza nelle categorie dilettanstistiche e questo è un punto importante per chi, come me, viene da quel mondo. I grandi risultati, quando si parte da una base e da una grande famiglia come quella del volontariato e soprattutto dell'impegno sociale, arrivano anche nel mondo aureo del professionismo".