Samp, Giampaolo: "Col Toro partita aperta, gli stimoli non mancano"

Serie A
Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria (Getty)
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L’allenatore della formazione blucerchiata ha presentato così la sfida coi granata: "Veniamo da un periodo poco positivo, caratterizzato da due sconfitte consecutive ma ci giochiamo la possibilità di essere la prima squadra dopo le grandi. Barreto e Viviano out"

Dopo il doppio ko negli ultimi due turni, la Sampdoria di Marco Giampaolo vuole tornare a vincere. L’occasione si presenta domani sera a Torino, quando i blucerchiati affronteranno all’Olimpico la formazione allenata dall’ex Sinica Mihajlovic. Una gara da  non sbagliare per migliorare l’attuale bottino di 45 punti in classifica e così nella conferenza stampa della vigilia l’allenatore della Samp - nella conferenza stampa della vigilia - ha presentato la partita di domani sera.

Su momento e avversario

"Entrambe le squadre vogliono vincere: è giusto che sia così - ha esordito il tecnico - noi ci giochiamo la possibilità di essere la prima squadra dopo le grandi. Mi aspetto una partita intensa, dove cercheremo di entrare in campo il più determinati possibile anche perché veniamo da un periodo poco positivo, caratterizzato da due sconfitte consecutive; ma non è una questione di mancanza di stimoli, non siamo attaccati al risultato. Il Torino è una squadra forte, anche a livello tecnico. E’ una squadra che fa del palleggio il suo punto di forza piuttosto che l’agonismo. Sotto questo punto di vista la squadra granata è antitetica rispetto alla storia del Torino. Mi aspetto una partita aperta perché i granata portano molti giocatori nella metà campo avversaria e tutti di indubbia qualità. Il calendario spezzettato? Ci si abitua: l’importante è che non tradisca completamente lo spirito di una partita di calcio".

Sulla formazione e sugli ex

"Barreto e Viviano non saranno convocati, spero rientrino in gruppo da martedì - ha aggiunto - Belotti? E’ un attaccante molto forte, letale. Dovremo essere bravi come all’andata per neutralizzarlo, usando concentrazione e spirito collettivo. Silvestre e Skriniar hanno le caratteristiche adatte per fronteggiare l’attaccante del Torino". Infine, sugli ex: "Nelle gerarchie veniva Castan dopo gli altri perché ha un modo di pensare differente rispetto a quello che io chiedo ai miei giocatori. Resta comunque un grande professionista sempre pronto a lavorare con entusiasmo e passione. De Silvestri anche è un ragazzo esemplare a livello comportamentale, lo ha dimostrato anche in ritiro".