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Toro, Iturbe: "Contento per il gol". Cairo: "Al derby senza paura"

Serie A
L'esultanza di Iturbe dopo il gol alla Sampdoria (getty)

L'esterno argentino felice per la rete segnata alla Sampdoria: "Era tanto che non ne facevo una. Nonostante guardi solo al risultato della squadra, non possono non essere contento". Cairo suona la carica per il derby: "Voglio una squadra all'attacco e senza paura"

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1-1 con la Sampdoria alle spalle, per il Torino inizia una settimana importante: sabato sera il derby con la Juventus, il 4 maggio la commemorazione della strage di Superga: “Non sono mai andato al Colle, non vedo l’ora di vedere come sono l’ambiente e la cerimonia. Voglio vedere come i tifosi granata vivono questo giorno. È davvero importante anche per noi che difendiamo questa maglia”, ha detto Juan Iturbe ai microfoni di Torino Channel. L’esterno ex Roma è stato l’autore del gol del pareggio contro i blucerchiati: “Penso che sia sempre bello segnare un gol, ma la cosa più importate comunque è che la squadra faccia risultato. Sappiamo di aver perso tanti punti contro altre squadre quando magari non l’avremmo meritato, e dobbiamo recuperare. Però era tanto che non segnavo e sono contento, mi ha fatto piacere”. Poi un chiarimento: “Non ero stizzito quando sono uscito dal campo, ero solamente un po’ impaurito perchè avevo preso una botta e so che cosa significa farsi male al ginocchio: per questo ero un po’ preoccupato, non arrabbiato", ha raccontato l'argentino.

Cairo: “Derby da giocare senza paura”

A parlare nella settimana che porta al derby anche Urbano Cairo, presidente granata: “Gli ultimi risultati dopo tutto non sono stati così male, anche se effettivamente c’è stato qualche pareggio di troppo in casa. Ma abbiamo fatto buone cose in trasferta, segnando diversi gol. Mi aspetto un derby giocato con la giusta grinta, i giocatori devono sentirlo nel modo giusto, senza paura e timore dell’avversario. Serve, anzi, una partita giocata all’attacco”. È la vigilia del 68esimo anniversario della tragedia di Superga: “È un momento di tristezza perchè viene ricordata una squadra straordinaria che fece grandi cose, invincibile. Però ci sono anche componenti positive, da un certo punto di vista gioiose: vedere così tante persone dopo 68 anni che vengono a Superga per ricordare il Grande Torino è motivo di gioia. Tifosi di tutte le età, uomini e donne,  che vengono a Superga per ricordare gli Invincibili e dedicare loro una preghiera. Merito del grande popolo granata, un popolo straordinario”, ha concluso.