L’allenatore rossonero non trova scuse per la sconfitta contro la Roma: "Ci sono stati nettamente superiori, non voglio più vedere la depressione post 3-1. Il cambio di proprietà inconsciamente ci ha condizionati"
Una sconfitta pesante ad aprire ufficialmente la crisi rossonera, perché dopo il ko contro l’Empoli ed il pareggio dello Scida con il Crotone, il Milan crolla a San Siro contro la squadra allenata da Spalleti per 4-1: "La Roma ci è stata nettamente superiore, sia nei giocatori in campo che per quel che riguarda l’allenatore in panchina. Nel primo gol subito eravamo in superiorità numerica e la loro qualità ha fatto la differenza, dopo il primo gol la Roma ha fatto la partita che preferisce per caratteristiche; noi abbiamo dovuto forzare qualcosa, nel secondo tempo abbiamo rischiato, dopo il gol che ci ha riavvicinato loro hanno chiuso la partita. L'unico merito è quello di essere riusciti a rimanere aggrappati alla partita, non mi è piaciuta però la depressione dopo il 3-1. Da domani inizia un altro campionato, da domani voglio vedere il furore necessario per centrare un obiettivo a cui teniamo tantissimo: abbiamo bisogno di ripartire al meglio perché siamo ancora in linea con gli obiettivi che ci siamo prefissati a inizio anno, in questa settimana saranno i ragazzi a fare la formazione per domenica in base quello che mi dimostreranno", l’analisi dell’allenatore del Milan Vincenzo Montella a Sky Sport. "Quando ero calciatore non mi piaceva quando gli allenatori dicevano alcune cose quando si perdeva, per poi dire che eravamo forti quando vincevamo. Spesso ho litigato per questo. Quindi adesso dico anche che il loro allenatore è stato superiore a me", ha proseguito Montella.
"Il cambio di proprietà ha condizionato"
"Servirà una rivoluzione per vedere nuovamente il Milan a livello delle big? Intanto pensoche siamo sesti per meriti nostri e non per demeriti degli altri, quest’anno per arrivare in Europa League servirà la quota punti credo più alta. Ovviamente le ultime partite non sono state in linea con il nostro livello. Rivoluzione? Io ho le idee chiare e le avevo anche ad agosto, ma penso al presente", ha proseguito Montella. Che poi ha parlato così del cambio di proprietà: "Anche con i rinvii dei closing la squadra aveva trovato il suo equilibrio. I nuovi dirigenti ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e l'importanza del loro progetto. Però quando queste cose accadono durante la stagione ti condizionano. Ognuno si fa le sue strategie e le sue valutazioni, inconsciamente qualcosa comporta. Il nuovo management sta operando nella maniera più giusta, non turbando la squadra in alcun modo. Ma qualcuno, inconsciamente, paga il fatto che sia cambiato qualcosa, ma questo non significa che dobbiamo perdere le partite", ha concluso Montella.