Serie A, Sassuolo. Di Francesco: "Futuro? Incontro in settimana"

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Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo (fonte Getty)
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L'allenatore neroverde alla vigilia della partita con l'Inter: "Le sfide con i nerazzurri ci hanno sempre permesso di crescere. Se l'Inter è su Berardi significa che lui sarà più motivato. In settimana incontro con la società per discutere del futuro. Totti? Ha riempito di nuovo lo stadio, è la dimostrazione di quanto Roma lo ami"

Cinque risultati utili consecutivi ed un finale di stagione positivo. Il Sassuolo non vuol fermarsi e si prepara alla sfida di domani, contro un'Inter fresca di cambio in panchina con il ritorno di Vecchi al posto di Pioli. Al di là della partita con i nerazzurri, in casa neroverde si parla sempre anche del futuro di Eusebio Di Francesco: “In settimana ci vedremo sicuramente per definire il tutto – ha dichiarato l’allenatore neroverde ai microfoni di Sky Sport – C’è grandissimo rispetto con la società, valuteremo al di là della clausola che c’è. Spesso si dimentica da dove siamo partiti. E' normale che quando le cose vanno bene si voglia fare sempre meglio. Il mio futuro lo valuterò nelle prossime settimane, non troppo avanti perché poi si fa troppo tardi. Ma siamo vicini alla mia scelta definitiva. Futuro alla Roma? Preferisco non parlarne, ripeto, prima devo parlare con la società. Se ci fosse un'altra squadra non ve lo direi in questo momento".

"L’Inter ci ha fatto crescere, Berardi sarà più motivato"

In questo momento, quindi, la testa è alla partita contro l’Inter: "Interpreteremo la gara come sempre, cercando di mettere in mostra i nostri giovani e di far bene – prosegue - Vogliamo dare continuità ai risultati. In Inter-Sassuolo si è visto di tutto, magari non fu bellissimo prendere sette gol, ma ci ha permesso di crescere, anche a me come allenatore. Giocherà chi è sceso meno in campo, penso a giocatori come Biondini e Magnanelli: giocatori che hanno dato tanto a questa maglia e meritano. Berardi? Il fatto che sia corteggiato dall'Inter è una cosa sua, ben venga il fatto che sia maggiormente motivato: darà qualcosa in più". C’è un pizzico di rammarico per come è andata la stagione: "Abbiamo lasciato tre punti guadagnati sul campo e magari in qualche caso avremmo meritato qualcosa di più in qualche partite. Abbiamo tanti ragazzi giovani, molti arrivano dalla Primavera: le sconfitte fanno crescere".

"Totti? Ha riempito di nuovo lo stadio"

Queste tre partite saranno le ultime da calciatore per Francesco Totti, ex compagno di squadra proprio di Di Francesco alla Roma: "Non l'ho chiamato, ho solo letto che ha riempito nuovamente l'Olimpico, a testimonianza del grande amore di Roma. Ma non solo, perché in qualsiasi stadio vada Francesco riceve tantissimi attestati di stima e questo è un bellissimo riconoscimento per un grandissimo campione. Se lo avrei allenato volentieri? Ci ho giocato assieme volentieri. E’ la volontà del calciatore, la testa che fa la differenza. Io ho smesso a 35 anni perché sapevo che non potevo dare più nulla e ho deciso di cambiare mestiere. Francesco ha continuato fino a 40, ora si dice che voglia smettere, ma io da lui non l'ho mai sentito dire". Su De Rossi: “E’ un giocatore importante per la Roma, non solo per le qualità tecniche ma anche per il senso di appartenenza. E’ un giocatore che può dare ancora tanto e certe squadre hanno bisogno dell'elemento identitario, la Juventus è la dimostrazione. Con tantissimi stranieri si perde un po' il senso di appartenenza".

"Juve-Real: 50 e 50. Conte, grande lavoro"

Sulla finale di Champions League: "La Juventus è in grande crescita e ha fatto un percorso importante in questi anni che adesso la porta a giocarsela alla pari con il Real: 50 e 50. Tutto e subito difficilmente si ottiene. La Juve ha costruito qualcosa di importante anche attraverso le scelte di mercato, Dani Alves è la dimostrazione. Sembrava avesse dato tutto e invece in determinate partite fa la differenza: l'esperienza conta molto". Infine, sul Conte che ha trionfato in Inghilterra: "La Premier è un campionato entusiasmante. Conte ha fatto un grande lavoro con una squadra di qualità. Antonio ha ridato ordine, anche tattico. E’ un allenatore che ha un'idea e sa quello che vuole. Io all'estero? Penso ancora di no, credo che il mio percorso sia ancora qui in Italia, un domani magari sì".