Palermo al lavoro per l'ultima di campionato, in casa contro l'Empoli. L'esterno rosanero, uno degli uomini più in forma di Bortoluzzi, si è allenato a parte nella seduta di giovedì: con lui out altri cinque giocatori. Sul fronte societario, continua il silenzio sul closing. Zamparini: "Tocca a Baccaglini parlare"
Dopo una stagione tribolata, il Palermo si appresta ad affrontare l’ultima di campionato prima di tornare in Serie B. Ultima che non sarà una partita come le altre: al Barbera arriverà infatti l’Empoli, alla disperata ricerca di punti per salvarsi. I rosanero hanno detto a più riprese di voler far bene, prima di ripartire dalla serie inferiore. Nella gara di domenica potrebbe però non esserci uno degli uomini più in forma di Diego Bortoluzzi, ovvero Andrea Rispoli: nella consueta seduta mattutina del giovedì al “Tenente Onorato” di Boccadifalco, infatti, l’esterno ex Parma ha svolto un lavoro differenziato, come del resto fatto per tutta la settimana. Non hanno partecipato alla seduta tecnico-tattica anche altri cinque giocatori del Palermo, tutti alle prese con i rispettivi infortuni: ancora di fisioterapia per Andelkovic, mente cure in corso per Embalo, Gazzi, Rajkovic e Vitiello.
Capitolo società: si attende il closing
Mentre il Palermo lavora in vista per l’ultima di campionato, tiene banco il tema del closing societario, che, come annunciato da Paul Baccaglini, sarebbe dovuto avvenire prima a fine aprile e poi a metà maggio. Poche però sono le novità sulla questione: il silenzio relativo al passaggio di proprietà preoccupa non poco i tifosi rosanero. L’unico a parlare, senza però dare informazioni dettagliate a riguardo, è stato il presidente uscente, Maurizio Zamparini: “Sono rientrato lunedì sera da Londra, ma non aggiungo altro“, ha ammesso in mattinata. “Ma così come non parlo io, non si esprime neanche Baccaglini. Evidentemente non dice nulla su questa trattativa e, allo stesso modo, non dico nulla neppure io. La stampa chiede a me, ma le parti in causa per la cessione del Palermo sono due. Non ho nient’altro da affermare, adesso tocca a lui parlare”.