Inter, Icardi: “Spalletti ha cambiato l'aria negativa in squadra"

Serie A
Mauro Icardi, 24 anni, con il trofeo dell'International Champions Cup (foto Getty)

Il capitano dell’Inter ha rilasciato una lunga intervista in cui ha raccontato le sue sensazioni alla vigilia della stagione: “Sto bene, alla Pinetina sarò con il gruppo. Spalletti è un martello, ha cambiato tutto: avevamo bisogno di uno così. L’obiettivo è la Champions, non possiamo continuare a stare fuori. Milan superiore? Lo vedremo…”

Nell’incoraggiante inizio di stagione dell’Inter, solamente una è stata la nota negativa: il capitano Mauro Icardi non è ancora sceso in campo con i nerazzurri per via dei postumi di un infortunio della scorsa stagione, ma l’argentino non ha di certo perso la carica. In una lunga intervista con Andrea Ramazzotti del Corriere dello Sport, il numero 9 ha raccontato le sue sensazioni alla vigilia della nuova stagione. Innanzitutto, le sue condizioni fisiche: “Mi sento bene, sto completando il recupero dall’infortunio [stiramento al retto femorale sinistro, ndr]. Avevo questa cicatrice alla coscia e ho forzato un po’ per giocare con l’Argentina, perché ci tenevo molto a esserci. A giugno ho lavorato più forte di quello che dovevo ma la gamba non era guarita del tutto: mi mancava un po’ di elasticità e tono, per questo abbiamo deciso di lavorare in maniera differenziata. Da mercoledì però sarò a pieno regime con il gruppo e sarò pronto per l’inizio del campionato, forse anche nelle prossime amichevoli”. Quali sono le aspettative per il prossimo anno? “Mi aspetto una stagione piena di soddisfazioni, sarà tosta all’inizio affrontando subito Roma e Fiorentina, ma questo gruppo ha bisogno di partire bene per trovare la forza e la convinzione di andare avanti senza fermarsi e senza black out. Spalletti ha cambiato l’aura negativa dello scorso anno”

La nuova era con Luciano Spalletti: “È un martello, con lui le distrazioni sono vietate”

Tra le tante parole dell’argentino, quelle più interessanti sono certamente quelle dedicate al nuovo tecnico in panchina: “Non lo conoscevo tantissimo, ma ho visto che con lui la Roma giocava molto bene e Ansaldi, che lo ha avuto allo Zenit, me ne aveva parlato in maniera entusiasta” ha commentato Icardi. “Gli piace il bel calcio e ha le idee chiare su come metterlo in pratica: la carica che ha mostrato fin dal primo giorno ha cambiato l’aria. Un tecnico così ci serviva, stiamo facendo bene e anche se abbiamo iniziato solo da un mese, le sue idee si vedono in campo”. La sterzata data dall’ex tecnico della Roma ha permesso a Icardi di soffermarsi anche su quanto successo lo scorso anno: “C’era un’atmosfera negativa attorno alla squadra: sono cose che non si possono spiegare, si tratta più di sensazioni. Nel calcio puoi avere anche tutti i giocatori forti che vuoi, ma se vai in campo e non fai bene le cose, i risultati non arrivano. A noi fino allo scorso anno succedeva questo e non sapevamo il perché”. Problemi nello spogliatoio? “Di atteggiamenti che non mi sono piaciuti ce ne sono stati diversi, soprattutto durante la settimana. Spalletti lo ha capito subito e stiamo cercando di migliorare sotto tutti gli aspetti. Appena arrivato Pioli era riuscito a trasmettere valori positivi alla squadra, lo avevamo seguito e avevamo vinto 9 partite su 10, ma poi c’è stato un calo improvviso di testa ed è finita come sapete. Spalletti è un martello: con lui le distrazioni sono vietate. Continuando come prima non saremmo andati da nessuna parte”.

Obiettivi Champions e concorrenza per l’Europa: “Voglio vincere con l’Inter”

Anche se ha solo 24 anni, quella che sta per cominciare sarà la quinta stagione in nerazzurro per Icardi: “Quando ho firmato mi aspettavo di giocare grandi competizioni e di vincere qualcosa. Sapevo di non arrivare all’Inter in un buon periodo, ma quattro stagioni così… Dal 2013 non so quanti allenatori sono passati, credo sei, e nella mia vita sono cambiate tante cose: sono felice, ma voglio vincere con l’Inter. Questa cosa mi manca molto: l’obiettivo di quest’anno è andare in Champions. La società deve giocarla per la sua storia, non può continuare a stare fuori”. La concorrenza però è agguerrita e le posizioni da recuperare sono molte, visto il settimo posto dell’ultimo campionato: “Il gap con la Juventus lo scorso anno era grandissimo e dobbiamo provare a ridurlo, sia con loro che con Roma e Napoli. Il Milan? Ha fatto un grande mercato come abbiamo fatto noi due anni fa perché avevamo bisogno di ricostruire la base della squadra. Comprammo tanti giocatori nuovi, ma dopo un’ottima partenza le cose non andarono bene. Adesso evidentemente il Milan ha la stessa nostra esigenza di allora, mentre l’Inter un blocco solido lo ha e deve solo apportare pochi ritocchi. Superiori a noi? Lo vedremo… Lo scorso anno pensavamo di avere una squadra fortissima, ma non sono arrivati i risultati che speravamo. Il valore dei giocatori lo dà il rendimento sul campo”. Un valore che lui dà ai suoi compagni di squadra: “Perisic? Mi auguro che rimanga, quando sta bene  e ha la testa qua, è uno dei più forti al mondo. Abbiamo bisogno di uno come lui, così come la concorrenza di Eder può farmi bene e non mi spaventa. Borja Valero? Tecnicamente è impressionante, quando ha la palla al piede non gliela porti via. È un grande”. Nuovi acquisti e nuova guida tecnica per un ritorno in grande stile”.