Inter, Spalletti: "Emozionato e tranquillo, abbiamo una squadra forte"

Serie A
Primo impegno in campionato per l'Inter di Luciano Spalletti contro la Fiorentina dell'ex Pioli (Getty)
spalletti_conf_getty

Domenica alle 20.45 a San Siro arriva la Fiorentina dell'ex Pioli: Spalletti alla vigilia dell'esordio in campionato sulla panchina nerazzurra carica i suoi: "Sono emozionato per l'inizio del campionato ed è un bel segno. Ma anche tranquillo perché ho una squadra forte". Sul mercato: "Ho letto tanti nomi ma la società non mi ha promesso nulla, ho tutto quello che voglio, questi giocatori sono una garanzia".

Non hai Sky? Guarda lo Sport che ami subito e senza contratto su NOW TV! Clicca qui

Cosa si aspetta dalla prima di campionato?
"Ricominciare deve dare delle sensazioni forti a tutti. Il calcio è il cuore del mondo, è emozione pura per tutti. Ai miei giocatori chiedo di amare i nostri colori, di avere lo spirito d’appartenenza, l'orgoglio per la nostra storia. Abbiamo avuto 40 giorni per iniziare a conoscerci e intraprendere questa strada che non sappiamo dove ci porterà, ma di sicuro la dobbiamo fare con grande emozione e orgoglio".

Soddisfatto dei giocatori a disposizione?
"I calciatori sono la nostra forza, la nostra squadra. Potremo essere anche in difficoltà perché capita a chiunque di perdere qualche partita, ma sono sicuro che i nostri avversari dovranno versare tutto il sangue sportivo che hanno dentro contro di noi. E forse non gli basterà. Sento parlare di 50 mila presenze, sono un tesoro da non disperdere e da alimentare".

Come si presenta questa Inter?
"Non bisogna cercare il fenomeno e il fallito. Chi è qui dimostrerà professionalità dimostrandosi degno di vestire questa maglia. Può capitare lungo un percorso di perdere l'orientamento, alcuni sono ragazzi giovani, il supporto dei tifosi deve aiutarli a perdere meno la bussola, mentre io devo essere bravo a saper far credere loro che possono dare anche più del massimo. Si è parlato di una squadra fragile, non capace, non sono d'accordo ora che li ho conosciuti, e faremo sputare tutto agli avversari".

Quale giocatore scegliere dietro Icardi? Joao Mario?
"Ne ho cinque, sono molto fortunato: ho Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, Eder, Jovetic e qualcun altro che si può inventare in quel ruolo. Dipende da quella che è la squadra, perché se la squadra costruisce bene il trequartista rifinisce bene. Non andrò mai addosso a un giocatore o esalterò un altro. Non ci sono i fenomeni, i falliti e i c...".

Tra le favorite chi oltre a Juventus, Roma e Napoli? Anche il Milan?
"Il Milan ha fatto un'ottima campagna acquisti. Attenzione anche alla Lazio, che ha vinto la Supercoppa in maniera meritata contro la più forte sulla carta. Io sono tranquillo perché ho una squadra forte. Sono emozionato da martedì e quando lo sono significa che sono pronto. Da domani comincerò a chiedere ai miei giocatori che dentro le cuffie non ci sia solo la musica ma anche il battito di quei 50mila che vengono a vederci".

Come sta Icardi?
"Sta bene, gli manca qualche allenamento e qualche minuto di partita, ma siamo tranquilli. Se non riuscirà a tenere una condizione elevata per 95 minuti lo valuteremo durante la partita e ce ne saranno altri che non lo faranno rimpiangere".

La testa di Perisic è libera?
"La società ha parlato con lui, ci ho parlato anch'io. Perisic può fare la differenza qui, ma deve darci qualcosa in più oltre alle sue qualità individuali. Questo confronto iniziale non ha dato seguito ad altri segnali. Ivan a fine allenamento ha un suo programma, si ferma in palestra quasi tutti i giorni, è uno dei più professionali, fa dei recuperi di posizione per il compagno che guardandolo all'inizio non pensavo fosse possibile. Lo fanno solo quelli che hanno un sentimento vero per la squadra. Lui la mette la squadra in primo pieno rispetto alle energie da conservare per il gol".

Tecnicamente la squadra è completa?
"La società a me non ha promesso niente, leggevo cifre e nomi, allora mi dicevo, vuoi vedere che avrò il piacere di allenare questi grandissimi calciatori oltre quelli che ho già? Poi mi sono dato un pizzicotto e sono tornato a terra, altrimenti cadere da 2 metri mi sarei fatto male.

Sono contento di quello che ho, volevo allenare l'Inter e i calciatori che ci sono, 4-5 sono partiti, altrettanti sono arrivati. Abbiamo dei calciatori che al top mondiale ci possono arrivare, se vorranno parlarsi e migliorarsi l'un con l'altro".

Il Fair Play Finanziario è un avversario?
"E' una cosa da rivedere, l'Inter è una società corretta nell'usarlo, c'è chi lo usa in maniera non corretta. Il fatto che il mercato è ancora aperto quando si inizia a giocare è un'altra cosa da rivedere, magari si può anticipare ai nastri di partenza così non corriamo il rischio di perdere un giocatore dopo la prima partita e averlo come avversario nella seconda".

Quest'anno debutterà la VAR...
"E' una cosa nuova importante che dà tranquillità, ma sono convinto che ci voglia anche il tempo effettivo e questa regola lo dimostra ancora di più, perché se interrompi la partita 4-5 volte più le interruzioni precedenti giochi neanche 50 minuti effettivi.

Cambierei anche il numero di cambi per vedere più giocatori in campo soprattutto quando hai partite ravvicinate".

Novità sul futuro di Candreva?
"Vorrei tenerlo, la società anche, lui non ha mostrato sintomi differenti, si va avanti con tranquillità".

Per unanime giudizio il top player dell'Inter è Spalletti...
"Penso di non avere questa pressione, l'allenatore è importante per quello che dice alla squadra ma diventa difficile se non si ascolta, invece questi ragazzi ascoltano dal primo giorno e sono loro che scriveranno la nostra storia".

Murillo è andato via, la coperta ora è corta?
"Il mercato non è chiuso, i nostri direttori riusciranno a completare il reparto. Murillo è andato via per esigenze di doverlo fare e a volte le esigenze hanno la priorità".

Si aspetta Cancelo e Schick?
"Sarò contento di chi gioca e di chi ho, non è il momento di parlare di chi non abbiamo ma di chi abbiamo e domani ci strapperanno applausi".

Il suo obiettivo?
"Vincerle tutte".

Fiorentina, Pioli: "Giovani e motivati, siamo pronti"

"Siamo consapevoli di affrontare un avversario forte, l'inizio del campionato nasconde sempre tante insidie, ma so che abbiamo lavorato bene, siamo una squadra giovane motivata di talento, pronta a raccogliere i frutti del suo lavoro", dichiara sul fronte opposto l'allenatore della Fiorentina Stefano Pioli.

"Chi sarà più emozionato tra i vari ex? Io lo sono di sicuro, perchè inizia una nuova avventura", aggiunge Pioli, "Per il resto il passato è alle spalle, sono curioso di vedere cosa faremo, mi interessa solo questa stagione, quello che provano i vari ex che troveremo avversari mi interessa assai poco".

Tutta la squadra viola ha ricevuto stamani il saluto e gli auguri del sindaco di Firenze Dario Nardella: "Ci ha fatto molto piacere, ci ha ribadito un concetto che già sentiamo nostro da sempre, sappiamo di rappresentare tutta Firenze, è una grossa responsabilità ma motivo di orgoglio".