Var, Juventus-Cagliari nella storia: primo rigore alla moviola

Serie A

Lorenzo Fontani

Al 37' l'arbitro Maresca ha chiesto l'intervento del VAR per un contatto in area tra Alex Sandro e Cop, sul risultato di 1-0 per i bianconeri. Il rigore poi calciato da Farias è stato parato da Buffon

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Il calcio italiano entra nel futuro al minuto 37 di Juventus-Cagliari: sull'1-0 per i campioni d'Italia il rossoblù Cop va giù in area. Il direttore di gara Maresca non interviene, e mentre il pallone scivola oltre il fondo il VAR, non casualmente l'esperto arbitro internazionale Valeri, sta già rivedendo l'azione, chiuso nella inviolabile VOR, la Video Operation Room, dell'Allianz Stadium. Non vediamo e non sentiamo, ma sappiamo. Sappiamo che sta dicendo a Maresca di aspettare, e poi di andare a rivedersi personalmente l'episodio. Il calcio d'angolo infatti non viene battuto, altrimenti non si potrebbe più tornare indietro, poi l'arbitro napoletano disegna nell'aria il profilo di un monitor: è il segnale che apre la "review". Gli bastano pochi secondi per vedere il pestone con cui Alex Sandro ha atterrato l'avversario. E' rigore, e nessuno protesta. Buffon non vuole mancare nella scena che entrerà in tutti gli archivi, e respinge il tiro dal dischetto di Farias. Avanza un po' in anticipo il portiere, così come Marchisio che poi va sulla respinta: fossero state infrazioni più plateali, il VAR avrebbe potuto suggerire la ripetizione. Ci sarà tempo.

Intanto il ghiaccio è rotto, e Maresca in scioltezza dopo il raddoppio di Dybala spegne i dubbi dei cagliaritani: "Tranquilli, abbiamo controllato sia il fuorigioco che il fallo di mano", si legge nel labiale. Sì, il sospetto sul mani dell'argentino c'è, ma non viene considerato comunque un errore clamoroso, e può andar bene così. Il supervisore VAR Rosetti è lì allo stadio: tira un sospiro di sollievo lui, e lo tira anche il neo designatore Rizzoli che è a Verona, dove il VAR - a parte i cosiddetti "controlli silenti" - interviene solo per confermare che il vantaggio del Napoli non è macchiato da infrazioni evidenti. Loro hanno rinunciato alle ferie per farsi, e far trovare, tutti pronti al debutto. Ma sanno bene che la guardia non si può abbassare. Anche nel 2012 gli addizionali esordirono con gli applausi, sempre a Torino, sempre con la Juve e sempre alla prima di campionato: punizione di Pirlo e pallone di poco oltre la linea di porta - non c'era ancora la GLT - colto con precisione dall'arbitro Ciampi. Il percorso degli addizionali non fu poi luminoso come il mattino, ok: ma intanto il primo passo è fatto, e quel disegno nell'aria ha già scritto la storia.