Mihajlovic: “Belotti? Il mercato lo distrae, ma resterà con noi”

Serie A
Sinisa Mihajlovic e Andrea Belotti (Foto Lapresse)

Alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, l’allenatore granata è tornato a parlare della situazione contrattuale del suo attaccante: “Se arriva qualcuno e offre 100 milioni l’ultimo giorno…”

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Il Torino è pronto a riscattare il pareggio di Bologna già nel match casalingo contro il Sassuolo, ma Sinisa Mihajlovic sa benissimo che i riflettori all'Olimpico di Torino saranno puntati soprattutto su Belotti e sulle insistenti voci di mercato che lo riguardano: “Queste chiacchiere di mercato lo condizionano inconsciamente. Ci ho parlato ed è consapevole di aver fatto a Bologna la peggior partita da quando sono allenatore qui a Torino, ma questa settimana ho visto il vecchio Gallo. Sono convinto che farà una grande gara”. Un’iniezione di fiducia per quello che resta il fulcro dei granata e che, anche a detta dell’allenatore serbo, sarà il riferimento del Torino in questa stagione. Rinunciare a un talento del genere a poche ore dalla chiusura del mercato sarebbe una beffa: “La mia idea di mettere un tempo limite alla possibile cessione di Belotti era per fare in modo che non arrivasse uno con 100 milioni e portasse via il giocatore all'ultimo giorno; adesso penso che lui rimarrà e bisogna vedere, anche nel caso arrivasse un'offerta, che cosa farebbe il giocatore. Ma io credo che resterà”. Riguardo il mercato in entrata invece, il tecnico serbo smentisce con il sorriso un'improbabile ipotesi Cassano: "Non credo arrivi. Ci sono state occasioni in cui avrei potuto essere il suo allenatore, ma non è successo. Cassano lo stimo come calciatore e come persona… Ci sarebbe sempre bisogno di uno così! Sembra un burbero, ma è una persona con gli attributi. Quello che ho visto fare a lui, riescono a farlo in pochi. In carriera ha avuto meno di quello che avrebbe potuto avere. Lo conosco e so come è fatto. Aneddoti ce ne sono… Ricordo una volta quando giocava nella Sampdoria, io allenavo mi sembra la Fiorentina o il Catania. Gli misi un uomo addosso a tutto campo e venne a lamentarsi da me sorridendo. È stato forte. Poi l’ho visto qualche mese fa a Genova in un ristorante, stava con la famiglia. L’ho salutato con piacere, è uno sempre pronto alla battuta".