Lazio-Milan, se dopo la sosta nazionali il Diavolo soffre
Serie ANegli ultimi dieci anni i rossoneri sono riusciti a vincere soltanto una volta dopo la sosta di inizio settembre. Poi, solo scialbi pareggi e cocenti sconfitte. All’Olimpico, oltre ai gol di Immobile, che in carriera non ha mai battuto la squadra di Montella, Simone Inzaghi potrà quindi puntare sulla statistica
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Questione di cabala e curiosità. Di dati, numeri e statistiche del recente passato. Fatti ormai archiviati, certo. Ma non per questo irrilevanti. Alle 15, allo stadio Olimpico di Roma, la Lazio ospiterà il Milan. Simone Inzaghi dopo la prima vittoria della stagione di due domeniche fa a Verona contro il Chievo, gol di Ciro Immobile e di Milinkovic Savic, proverà a replicare tentando di fare lo sgambetto ai rossoneri. La squadra di Vincenzo Montella è reduce da un’estate super, tra investimenti milionari, tra cui l’ex capitano biancoceleste Lucas Biglia, e sogni di gloria. Non è un caso, infatti, che l’avvio di stagione del Milan è stato al top: impeccabile nei preliminari di Europa League e a punteggio pieno in campionato, dove ha battuto il Crotone all’ “Ezio Scida” e il Cagliari a San Siro. La partita contro la Lazio, però, arriva in un momento che, statistiche alla mano, non è favorevole ai rossoneri. Ovvero: il ritorno dopo la pausa delle Nazionali, che per il Milan rappresenta un piccolo tabù.
Maledizione nazionale
Il Milan a settembre patisce, e non poco, la settimana di stop per gli impegni delle nazionali. I rossoneri alla ripresa del campionato hanno spesso dovuto fare i conti con sonore sconfitte o scialbi ed inattesi pareggi. Ciò è avvento sia quando di fronte c’erano le big, sia quando l’avversario era alla portata. Lo scorso anno, per esempio, l’Udinese è andata a vincere a San Siro per 1-0 grazie alla rete di Perica allo scadere. Stesso copione della stagione precedente, con il derby deciso dal gol di Guarin e i tre punti finiti all’Inter.
Il dato
Nelle ultime dieci stagioni il Milan dopo la pausa per gli impegni delle nazionali è riuscito a vincere una sola volta, non senza soffrire, ed è accaduto nel campionato 2014-15 contro il Parma al Tardini (4-5). Per il resto, 5 sconfitte e 4 pareggi. Tra i ko ce ne sono stati alcuni che, nel loro piccolo, sono difficili da dimenticare. Come il 2-0 inflitto dal Cesena nella stagione 2010-11 nella partita in cui si è messo in luce Emanuele Giaccherini, autore del raddoppio romagnolo e di una prova superba con tanto di mal di testa per i suoi diretti marcatori. Oppure la vittoria dell’Atalanta a San Siro il 15 settembre 2012 con gol di Luca Cigarini. O il 2-0 a Marassi in favore del Genoa nel campionato 2008-09. E pure quando il Milan ha pareggiato, lo ha fatto sudando parecchio e vedendo sfumare il ko solo in extremis. Nel 2013-14, per esempio, il 2-2 a Torino contro il Toro è arrivato solo al 97’, gol di Mario Balotelli su rigore. Nel 2007-08, invece, a evitare una sconfitta che sembrava ormai certa a Siena, ci ha pensato Alessandro Nesta con una rete al 91’ (1-1).
E ora la Lazio
I capitolini, numeri alla mano, soffrono meno del Milan il ritorno dopo gli impegni delle nazionali: negli ultimi dieci anni, 6 vittorie, 3 pari e una sola sconfitta, contro la Juventus in casa nella stagione 2009-10. Biancocelesti e rossoneri non è la prima volta che si incontrano nel post-sosta di inizio campionato. È già accaduto nella stagione 2011-12 a San Siro. In quell’occasione finì 2-2, con i rossoneri di Max Allegri costretti ad inseguire una Lazio che sembrava indomabile. Gol di Cissè in avvio e raddoppio di Klose. Poi Ibra e Cassano a rimettere le cose a posto. Ma questa ormai è storia. Il presente parla di una sfida, quella dell’Olimpico, dove Simone Inzaghi ha tanta voglia di battere la seconda big in stagione, dopo aver sconfitto la Juve in Supercoppa lo scorso 13 agosto. Dalla sua avrà il buon momento di forma di Immobile, che non ha mai vinto in carriera contro il Milan. Ma occhio pure alla tradizione. Perché la cabala non scende in campo. Ma può dare motivazioni. Almeno fino al fischio d’inizio.