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Juventus, Cuadrado: "Dobbiamo migliorare in difesa, Dybala il top"

Serie A
Juan Cuadrado durante l'intervista per Sky Sport

Il colombiano, che ha saltato le sfide con Chievo e Barcellona, scalpita per tornare in campo e lo farà da domenica a Sassuolo e intanto prepara una nuova esultanza con Paulo Dybala: "Lo voglio convincere a fare un balletto anche se Paulo si vergogna a ballare" 

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Ha portato in vantaggio la sua Juve completando la rimonta bianconera col Genoa a Marassi ma ha saltato le partite con Chievo e Barcellona. Juan Cuadrado non vede l'ora di tornare in campo e partirà probabilmente titolare contro il Sassuolo. Intanto, il colombiano ha parlato in esclusiva a Sky Sport.

Ti abbiamo lasciato al tuo gol al Genoa, a Reggio Emilia contro il Sassuolo ti ritroveremo in campo?
- Sì, sono pronto. Anche perché per me sarà importante giocare per recuperare la condizione con il lavoro. Dopo la partita col Genoa in molti siamo andati in Nazionale tornando a Torino solo due giorni prima della partita con Chievo, nella quale non ho giocato. 

Come giudichi il tuo inizio di stagione a livello personale?
- Quando si comincia è difficile da subito trovare la condizione ma piano piano stiamo arrivando dove dobbiamo arrivare. Cerchiamo di lavorare ogni giorno per raggiungere il massimo della condizione.

Quali sono gli aspetti positivi di questo avvio di stagione con la Juve e quali quelli che vanno migliorati?
- L’aspetto positivo è che in campionato non abbiamo perso ma abbiamo fatto sempre risultato. Ci sono però cose da migliorare come la parte difensiva, dobbiamo giocare di più con la palla. Piano piano con gli allenamenti e con quello che ci dice il mister dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo per tornare a essere la squadra che sempre siamo stati.

Allegri ti ha dato subito spazio dall’inizio dell’anno nonostante la concorrenza sulle fasce. Che significa per te?
- Per me è stato importante perché c’è tanta concorrenza qui e bisogna sempre allenarsi e sforzarsi di più. Occorre dare il massimo se si vuole rimanere sempre in campo.

Ti sono arrivate proposte per lasciare la Juventus?
- No, ma comunque non ho mai pensato di andare via, la Juve è una grande squadra.

Tra il 4-2-3-1 e il 4-3-3 cambia il tuo modo di giocare anche se sei sempre alto a destra?
- Può cambiare nei movimenti, anche se è comunque molto simile. La cosa importante non sono i numeri, ma la determinazione e la voglia di sacrificarsi per il compagno con le quali si entra in campo. 

Ci spieghi chi sono i 'Panita' della Juve e cosa significa questo termine?
- Significa essere affezionato ad una persona, ad un amico. Siamo tanti sudamericani qui nella Juve, tutti sono amici e non sono solo compagni di squadra. Siamo come una grande famiglia.

Uno dei tuoi 'Panita'  può essere quel Paulo Dybala che è tuo rivale in Nazionale? Può crescere ancora l’Argentino?
- Credo che nessuno debba avere limiti e debba continuare a sognare, cercando di raggiungere tutti gli obbiettivi prefissati. Paulo è già un grandissimo e ha tutti i numeri per diventare tra i più forti al mondo.

Col Napoli tu e Dybala avete esultato facendo la “capriola”, la rifarete o avete pronta un’altra esultananza?
- La rifaremo ma ho proposto a Paulo di fare un qualcosa di diverso come un balletto, lui però si vergogna di ballare. Spero di convincerlo un giorno anche perché lui è capace.