Chievo-Fiorentina, Pioli: "Problema mentale, abbiamo pensato che la partita fosse in discesa"

Serie A
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Sconfitta sul campo del Chievo nonostante il vantaggio iniziale firmato Simeone, per la Fiorentina di Stefano Pioli è il secondo ko nelle ultime tre partite campionato. Delusione per l’allenatore viola, che al termine della gara ha parlato così in conferenza stampa. 

Non è servito a nulla il vantaggio immediato del Cholito Simeone, la Fiorentina torna a casa dallo stadio Bentegodi con zero punti. A far sognare il Chievo e a condannare la squadra di Stefano Pioli ci ha pensato Lucas Castro, protagonista assoluto tra i gialloblu e autore di una doppietta. Per i viola è il secondo stop nelle ultime tre gare, con il successo che manca ormai dallo scorso 16 settembre. Quest’oggi un passo indietro secondo Pioli, che al termine della gara è intervenuto in conferenza stampa. "Abbiamo fatto troppi errori per portare a casa un risultato positivo – ha detto Pioli -. Oggi è stato anche un problema mentale, perché dopo il gol del vantaggio abbiamo pensato che la partita fosse in discesa. Questo stop non ci voleva, ma può rientrare nel nostro processo di crescita. Non credo però che sia stato il modulo utilizzato a crearci difficoltà. Abbiamo concesso troppo spazio e subito troppi cross, non lavorando da squadra. Per questo farò le mie valutazioni. Adesso c’è la sosta, poi pensiamo subito al prossimo impegno con l’Udinese: vogliamo fare una prestazione diversa. E’ un peccato perché oggi non poteva esserci approccio migliore, avevamo preparato la gara in un certo modo e c’erano i presupposti per fare bene. Ci vorrà ancora pazienza? Nel calcio non esiste, è un anno di ricostruzione".

Simeone 

Dello stesso avviso anche Giovanni Simeone, che dopo essersi sbloccato con la maglia della Fiorentina proprio al Bentegodi contro l’Hellas Verona, quest’oggi si è ripetuto nello stesso stadio con il Chievo: "Ci siamo rilassati, appena abbiamo segnato abbiamo pensato che la partita fosse facile, poi non è stato così. Dobbiamo crescere . Il mio momento? Io devo stare tranquillo – ha proseguito l’ex Genoa ai microfoni di Sky Sport -, l’allenatore mi parla sempre e mi dà fiducia, quindi non ci sono problemi e altri gol arriveranno. Io credo nel lavoro e nell'umiltà, è così che i risultati arriveranno. Siamo una squadra giovane che deve migliorare, abbiamo sbagliato alcune cose ma non è giusto dire che non vinciamo perché siamo giovani. Siamo tutti a disposizione del Mister, ora dobbiamo solo lavorare”. In chiusura una battuta sulla Nazionale argentina: “Credo che arrivare in Nazionale sia un premio, se si fa bene nella propria squadra arriverà anche la chiamata della Nazionale. Io credo in questa Fiorentina che è in crescita, devo prima iniziare a fare gol qua – ha concluso Simeone -. Poi la Nazionale arriverà quando deve arrivare".