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Chievo, Castro: "Inglese? E' bravo, peccato che andrà al Napoli"

Serie A
Lucas Castro, centrocampista del Chievo (fonte Getty)

Parla il centrocampista del Chievo: "Inglese merita la Nazionale, peccato che andrà al Napoli. Preferisco fare la mezzala, ho sempre l'ambizione di migliorare ma qui sto bene. Maradona? Mi ha fatto commuovere, lui è di un altro pianeta"

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Due gol contro la Fiorentina, Lucas Castro è stato decisivo nell'ultima giornata per il Chievo. Vittoria importante per la squadra di Maran, protagonista di un ottimo inizio di campionato. Con il centrocampista argentino che si sta confermando ad altissimi livelli in Serie A. 'El Pata' ha parlato dei gialloblù e anche dell'attaccante Roberto Inglese, che però a breve saluterà il Chievo. "E' bravo, merita la convocazione in Nazionale. Peccato che andrà al Napoli", rivela Castro a La Gazzetta dello Sport. Che poi aggiunge: "La nostra è una squadra tosta che gioca semplice e corre tanto. Abbiamo un bravo preparatore. Io preferisco fare la mezzala, partire da dietro, arrivare di corsa. Mi adatto: a Catania facevo l’esterno alto nel 4­-3­-3. La stagione migliore rimane quella dei 6 gol a Catania e l’anno scorso al Chievo. Torino? Non si è mai arrivati a qualcosa di concreto. L’ambizione di salire c’è sempre, ma qui sto benissimo".

"Maradona? Mi sono commosso, è di un altro pianeta"

Recentemente Castro ha anche dedicato una canzone a Maradona, che gli ha risposto con un video messaggio. "Non ho pianto, ma mi sono commosso, mi è venuta la pelle d’oca – prosegue - Maradona resta un mito per un argentino. Perché Diego arriva da un altro pianeta. Io? Dalla Terra: sono uno giocatore normale. La passione per la musica l'ho sempre avuta, qualcosa che c’è nel sangue. Appena posso, prendo la chitarra. E magari esco a suonare. Non guadagno niente: dovrei portarmi il cappello per gli euro...". Infine su Campedelli: "E' una brava persona, ha costruito una società seria e organizzata. Che ogni anno migliora. Cantare con me? Non credo, è timido, vero, ma a volte si lascia andare con noi: scherza e ride. Zuculini? L’ho conosciuto qui dopo aver giocato col fratello Bruno al Racing club. Abbiamo scoperto di amare la musica: lui suona il piano, io la chitarra. Con l’Hellas saranno belle sfide, mancano alla città. E chi ha detto che siamo più forti? Due anni fa abbiamo pareggiato e poi perso".