Milan, Montella: "Espulsione Bonucci? Non è campo, è tv. E io mi gioco la carriera"

Serie A
Vincenzo Montella, allenatore del Milan (Getty)

L'analisi dell'allenatore rossonero nel post gara: "Il VAR aiuta, ma attenzione perché sta diventano una valutazione televisiva e non di campo, chi è uomo di campo sa che ci sono tanti contatti così. Il mio futuro? Sento la fiducia della società, dobbiamo restare tutti uniti"

Il Milan non vince nemmeno contro il Genoa, contro la formazione allenata da Ivan Juric arriva il secondo 0-0 consecutivo dopo quello di giovedì in Europa League contro l'AEK Atene. Inutile il forcing finale della squadra di Vincenzo Montella, rimasta in 10 al 25’ del primo tempo per l’espulsione (con il VAR) di Leonardo Bonucci - che probabilmente salterà anche la gara di sabato prossimo contro la Juventus. Manca ancora l'appuntamento con i 3 punti il Milan, dunque, che non vince il campionato dello scorso 20 settembre in casa contro la Spal; sono ora 13 i punti in classifica dei rossoneri che mercoledì affronteranno il Chievo nel turno infrasettimanale. Nonostante la delusione per non aver centrato l’obiettivo di giornata la società ha però confermato ancora una volta la fiducia in Montella; sono state quindi allontanate le ombre che circondano il futuro dell’allenatore, confermato  Vincenzo Montella, che nel post partita ha parlato così della gara e del momento dei suoi ai microfoni di Sky Sport.

Sul VAR

"Se devo analizzare la partita posso dire che sono estremamente soddisfatto, solo il risultato non mi soddisfa. In parità numerica la squadra ha creato e anche dopo ha fatto bene. Ci sono tante cose che non riesco a capire ma con un uomo in meno abbiamo fatto una partita esemplare, abbiamo provato a vincerla e ci siamo andati vicino. Avremmo meritato qualcosina in più e in un altro contesto sarebbero successe cose diverse. I ragazzi hanno fatto uno sforzo importante e hanno mostrato in un momento molto delicato un grande spirito. Gli episodi non girano a nostro favore ma vorrei capire se siamo in un mondo televisivo oppure no. Il VAR viene apprezzato anche da me, mi fa perdere la pazienza in campo ma lo accetto. Se l'arbitro percepisce situazioni di campo non possono diventare situazioni televisive, un giocatore cerca di prendere posizione usando il corpo, Bonucci - a differenza di quello che ero io - è alto e lo ha preso in faccia ma quante volte succede una cosa così? Non è un fallo intenzionale, Leo non guarda mai l'avversario. Altrimenti bisogna fischiare anche il rigore su Bonaventura con l'avversario che si disinteressa della palla e tira giù il mio giocatore".

Sugli episodi della gara

E ancora: "Saremo sempre qui a chiederci questa cosa e non capiremo mai perché il VAR mette in gioco le carriere come la mia. Questo è un episodio che può cambiare la mia carriera. Forse c'era anche un altro contatto dubbio su Kalinic, non voglio sembrare quello che parla degli arbitri e dei loro errori ma voglio capire se siamo in un mondo televisivo o in un mondo di campo. Ho fatto una considerazione per provare a capire come vengono decisi gli episodi senza sindacare il lavoro e l'onestà degli arbitri, vedo che tutto sta venendo contro di noi ma questo non è colpa di nessuno. Nelle ultime quattro prestazioni mi hanno detto che di solito questo tipo di cose capita nell'arco di un anno. Capita di perdere punti così una volta ma a noi sta capitando sempre e questo non agevola l'ambientamento dei nuovi e non fa aumentare la fiducia del gruppo. Oggi i ragazzi sono stati splendidi contro una squadra che non ti lascia giocare, erano stanchi per la partita di giovedì ma tutti i calciatori in campo ci hanno provato fino alla fine. Poteva esserci il guizzo o episodio ma non è stato così".

Sul suo futuro e sulla fiducia della società

"Il clima intorno a me come è? Ho parlato un po' con i dirigenti e ci parlerò ancora. Sento la fiducia in me, so di essere valutato quotidianamente ma sento la fiducia. Penso che ora più che mai, anche dopo queste prestazioni, serve rimanere uniti e stringerci ancora più forte tutti insieme. Siamo lì, sta nascendo qualcosa".