Il Milan va avanti con Montella, navigando perà a vista. 4 gare fra campionato ed Europa prima della sosta di novembre. Ecco perché la società vorrebbe arrivare a fine stagione con l'attuale allenatore, prima di sferrare l'assalto al gfrande sogno di mercato
Inizia un’altra settimana di passione per il Milan. Lo 0-0 col Genoa ha solo allontanato la zona Champions (distante ora 9 punti), non certo le polemiche. E nemmeno le voci sul futuro di Vincenzo Montella. Ma sulla gara di ieri a San Siro pesano troppo le variabili esterne per poter esprimere un giudizio definitivo. L’espulsione di Bonucci ha costretto i rossoneri a oltre un’ora di inferiorità numerica e, nonostante questo, se c’è una squadra che avrebbe potuto vincere è proprio quella di Montella. Schierata con un 11 al limite dell’equilibrio tattico: un all-in reso ancora più pericolante dal rosso del capitano, corretto in corsa con Romagnoli al posto di Calhanoglu.
Si va avanti con Montella. Navigando naturalmente a vista. L’idea della dirigenza è quella di arrivare alla prossima sosta di novembre e poi tirare le somme. In campionato Chievo, Juventus e Sassuolo, in Europa la trasferta in Grecia con l’AEK: quattro partite, due settimane per avere le idee più chiare. La sensazione di Fassone e Mirabelli è che le ultime 2-3 partite di campionato – al netto di sfortuna, Var e forza degli avversari - abbiano dato un pizzico di convinzione in più a questo Milan e alla sua guida tecnica.
L’intenzione resta quella di arrivare fino a fine stagione con Montella, per poi lanciare l’assalto a un big. Senza girare troppo attorno agli obiettivi, il sogno rossonero ha da sempre un nome e un cognome: Antonio Conte. Resta lui l’obiettivo numero uno, ancor più oggi alla luce di quello che succede sia a Milano che a Londra. Al di là dei risultati la distanza fra Conte e Abramovich (e soprattutto l’entourage del magnare russo) è sempre più ampia. Conte e il Chelsea si separeranno, ma non ora. A fine stagione. Oggi, come vi avevamo spiegato nei giorni scorsi, non converrebbe né a lui né al club inglese.
Questione di soldi, gli stessi che il Milan non vorrebbe spendere per un nuovo allenatore a campionato in corso. Il perché è semplice: Montella, prima della scorsa estate, ha rinnovato fino al 2019. In caso di esonero, difficile trovare un sostituto che accetti di traghettare la squadra fino al termine della stagione. Risultato: due allenatori a libro paga per il 2018-19 e meno fondi da offrire al big che dovrebbe realmente sedersi in panchina.
Riassumendo: se non precipita la situazione, avanti con Montella fino a fine campionato e poi assalto a Conte; se invece la società sarà costretta a cambiare in corsa, le alternative a Montella sono (nonostante le smentite ) Paulo Sousa e Gattuso.