Torino, Cairo riflette sul futuro di Mihajlovic: fiducia tra le parti ai minimi termini

Serie A
Urbano Cairo e Sinisa Mihajlovic, presidente e allenatore del Torino

Nessun confronto tra allenatore e società all'indomani del ko contro la Fiorentina; situazione calda, si pensa ai nomi di Mazzarri e Cosmi ma solo se la situazione dovesse precipitare. Si attende un segnale contro il Cagliari, la squadra deve dimostrare di credere ancora nel serbo

Un'altra sconfitta pesante in casa della Fiorentina dopo quelle contro la Roma, la Juventus e il doppio pareggio con Verona e Crotone, tre punti che mancano dallo scorso 20 settembre. Il Torino non vince più e il clima, all'indomani del 3-0 al Franchi per la Fiorentina in società si riflette sulla situazione panchina. Il presidente Urbano Cairo sta pensando a quale sia la soluzione migliore per dare una scossa alla squadra che si trova ora al 12º posto in classifica con 13 punti dopo 10 giornate. Un buon avvio di campionato, poi lo stop nel derby e una situazione che nelle ultime settimane non è migliorata. Anche per questo la fiducia tra l'allenatore Sinica Mihajlovic e il numero uno del club granata è attualmente ai minimi termini.

Nessun incontro, si attendono segnali

Nella giornata di oggi non c'è stato alcun incontro tra i due - la squadra, l'allenatore e il suo staff si sono fermati a Coverciano per sostenere l'allenamento odierno, in mattinata; la situazione però è calda, Cairo aspetta e pretende un segnale. Dallo stesso Mihajlovic, intanto, che contro il Cagliari non può sbagliare ma deve tornare alla vittoria che manca dalla gara contro l'Udinese, ormai oltre un mese fa. E da tutta la squadra, che l'allenatore potrebbe pensare di disporre in maniera diversa. Domenica sera, allo Stadio Grande Torino contro la formazione di Diego Lopez, si può ipotizzare un cambiamento di modulo e un sistema di gioco che preveda quindi un centrocampo a tre. Importante sarà capire anche se Andrea Belotti sarà a disposizione (anche se vederlo tra i convocati per la partita contro i sardi sarà difficile; più probabile un suo graduale reinserimento in squadra contro l'Inter nella partita di San Siro).

Cairo deluso e infastidito

La squadra dovrà dare un segnale, decisivo sarà l'atteggiamento che verrà mostrato in campo nel prossimo turno. I calciatori devono infatti dimostrare di credere ancora nel progetto dell'allenatore e di seguire in tutto e per tutto Mihajlovic. Non è - per vari motivi - al momento nelle intenzioni di Cairo esonerare l'attuale guida tecnica, anche per una questione economica dal momento che l'ingaggio che percepisce l'allenatore serbo è importante e sarebbe da pagare fino a giugno in caso di allontanamento. Cairo è però deluso e infastidito per le difficoltà che la squadra mostra nel gioco, nelle difficoltà nello sfruttare tutta la rosa e da una comunicazione troppo 'aggressiva' da parte dell’allenatore. In questo senso, significative sono state le ultime punzecchiature a distanza per alcune dichiarazioni di Miha prima del derby e sui troppi gol presi - oltre al rendimento di Niang che non sta rendendo quando sperato.

Si inizia a pensare ai possibili sostituti

Inevitabile ora, per Cairo, riflettere e anche iniziare a cautelarsi in caso di situazione sempre più complicata. Se le cose dovessero precipitare, il club granata ha sondato in via informale Walter Mazzarri, attualmente senza panchina dopo la conclusione della sua esperienza in Premier League, al Watford. Un altro nome che piace e quello di Serse Cosmi. Nomi osservati a cui Cairo pensa, l'obiettivo principale però rimane quello di ritrovare l'unità del gruppo e soprattutto i risultati. A partire dalla gara contro il Cagliari.