Lunga riunione tra l'allenatore rossonero e la dirigenza al termine di Milan-Juve: l'ennesima sconfitta contro una grande ha portato alla necessità - che è stata evidenziata a Montella - di tradurre in punti la crescita che è stata registrata nel gioco. Obiettivo: concentrarsi sull'Europa League e sfruttare un calendario "alla portata" fino a fine dicembre
Al termine di Milan-Juve, come da tradizione, Montella, Fassone e Mirabelli si sono radunati per analizzare insieme la partita. In questo caso la riunione è stata più lunga del solito: i tre sono usciti alle 22.20 da San Siro, quasi 2 ore e mezza dopo la fine del match. Il dato oggettivo che è stato preso in esame è amaro: il Milan con le grandi perde sempre.
Adesso però, dopo avere incontrato (e perso) contro tutte le grandi, e dopo aver finalmente capito - in società - che il Milan può ambire al massimo ad un buon campionato, a Montella è stato chiesto di fare filotto. Adesso serve non sbagliare più. Da qui a fine dicembre (Napoli a parte) l'allenatore rossonero ha una missione: battere Sassuolo, Torino, Benevento, Bologna, Verona, Atalanta e Fiorentina. Per la dirigenza si tratta di sfide alla portata del Milan. Se è vero che la crescita c’è, va tradotta in punti. Questo è ciò che Fassone e Mirabelli chiedono a Montella. Il campionato del Milan comincia adesso.