Moratti: "Scudetto all'Inter non è un'utopia. Tavecchio ce l'ha messa tutta"
Serie AL'ex numero uno nerazzurro ha espresso la sua opinione a margine di un evento a Milano: "Si può pensare alla vittoria del campionato, la squadra è solida e fa i suoi punti con merito. Il sistema calcio italiano ha problemi da tempo ma ce la siamo sempre cavata con grossi colpi di fortuna"
Contro l'Atalanta, nel posticipo della domenica sera, l'Inter ha conquistato altri tre punti grazie ad altri due gol di Icardi - che hanno così riportato i nerazzurri al secondo posto in classifica in Serie A. All'indomani del successo, in occasione di un evento organizzato a Milano, ha parlato anche l'ex presidente nerazzurro Massimo Moratti che ha detto la sua sia sull'Inter che sulla situazione del calcio italiano dopo il fallimento della Nazionale di Gian Piero Ventura. Queste le sue considerazioni: "Lo scudetto all'Inter? Non è un'utopia parlarne ma per scaramanzia è meglio non dire niente. L’Inter è una squadra solida che fa i suoi punti con merito e gioca seriamente. Per questo allo sudetto ci si può pensare ma l’obiettivo era e resta la Champions League. I nuovi proprietari sono generosi, ma stanno attenti. Credo però che se ci fosse bisogno di nuovi rinforzi a gennaio, in accordo con l’allenatore, uno sforzo lo potrebbero fare. Avversarie? Sono sorpreso dai risultati della Juve, che resta una squadra solida, ma mi aspettavo altri risultati".
Su Tavecchio e Ventura
Poi sulla situazione calcio italiano, Moratti ha aggiunto: "Ho visto le dichiarazioni di Tavecchio e devo dire che mi dispiace dal punto di vista umano per com'è andata, lui ce l'ha messa tutta ed è stato in qualche modo anche sfortunato. La vita purtroppo è così, ha una sua logica anche la decisione di dimettersi. Per lui è stato uno shock, è chiaro che l'ha presa male e ce l'aveva col destino mi sembra di capire. Ma visto come si erano messe le cose poteva aspettarsi questo tipo di evoluzione. Mi aspettavo anche le dimissioni di Ventura, il problema del calcio italiano dura da tempo, noi ce la siamo sempre cavata con grossi colpi di fortuna e quindi devo dire che quando le cose ti vanno bene difficilmente vai a rivederle. Poi però se le rivedi bisogna capire esattamente come migliorarle".
Come migliorare il calcio italiano?
E ancora: "Si parla tanto degli stranieri e dei giovani e devo dire che i giovani delle squadre di calcio di Serie A e B sono i più forti, tutte le società sono attente a fare un buon lavoro con loro. Dovremo andare a vedere in che modo si può migliorare qualsiasi tipo di gestione. Chi verrà dopo Tavecchio e Ventura dovrà volere bene alla Nazionale, prenderla con onore e con il cuore e capire il tipo di responsabilità".
Le parole di Zhang jr.
Anche la proprietà nerazzurra è tornata a parlare, Steven Zhang ha commentato così la bella vittoria di San Siro contro la formazione dell'ex Gasperini e l'ottimo inizio di stagione che vede l'Inter con 15 punti in più in classifica rispetto all'annata passata: "110 anni dopo stiamo lasciando il nostro segno nella storia dell'Inter - ha detto il figlio del proprietario del club nerazzurro, Jindong - Forza ragazzi!".