L'allenatore dei granata ha commentato così il pari con l'Atalanta su Sky Sport: “Il pari è il risultato più giusto, l’Atalanta ci ha schiacciato con l’ingresso di Ilicic. Cerchiamo sempre di vincere e mai di non perdere"
Non allunga, il Torino, contro una diretta rivale come l’Atalanta. E i gol degli attaccanti non arrivano. Alla fine, è soltanto 1-1 all’Olimpico e Sinisa Mihajlovic non può dirsi ancora soddisfatto. “Ma il punto a testa è il risultato più giusto, le due squadre hanno giocato per vincere, con il Torino che ha fatto meglio nel primo tempo e l'Atalanta che ci ha schiacciato nel secondo grazie all'ingresso di Ilicic. Volevamo tornare a vincere, ma non buttiamo questo punto, perché bisogna tenere il contatto con le tre, quattro squadre che ci precedono” ha analizzato l’allenatore, intervistato da Sky Sport. Al Toro serve presto una vittoria, per restare nella scia delle pretendenti all’Europa: “Sapevamo della difficoltà del match e abbiamo fatto di tutto per portare a casa i tre punti. Bisogna continuare ad allenarsi duramente, solo così potremo uscire da questo momento di difficoltà. Ho deciso di alzare il baricentro con l'ingresso di una punta e aumentando il pressing, il che ci ha permesso di contenerli bene. Peccato per il gol perché si è trattato di un errore individuale di Barreca, che è rimasto più indietro di tre metri”.
Riecco Belotti
L’analisi prosegue: “Con i tre di centrocampo il Toro ha acquisito maggiore solidità, anche se in avanti paghiamo. Io gioco sempre per vincere e non per non perdere, ma stavamo vivendo un momento terribile e serviva qualcosa di più. Ovviamente dai centrocampisti e dagli attaccanti mi aspetto qualcosa in più da un punto di vista realizzativo”. Fra questi c'è anche Belotti, che però oggi è piaciuto molto al suo allenatore: “Finalmente ho rivisto il Gallo dell'anno scorso. Ha lottato fino alla fine, provando giocate e impegnandosi. Ljajic? Va ad intermittenza, si accende e si spegne, deve trovare costanza. Oggi per lui era difficile, ma doveva essere più preciso. Bisogna cercare di verticalizzare di più, di non aver paura di sbagliare. Voglio la giocata più difficile, anche perché spesso è la più efficace”.