Il Milan e la "Fatal Verona": la storia di due scudetti persi clamorosamente

Serie A
Bonucci, Kessié e Locatelli dopo la sconfitta a Verona (Foto LaPresse)

I rossoneri rimediano l'ennesima sconfitta al Bentegodi. Nel '73 costò uno scudetto, nel 1990 fu il Verona di Brignoli a rovinare i sogni di gloria della squadra di Sacchi. Ecco come nacque il mito della "Fatal Verona"

Il Milan cade ancora nella “Fatal Verona”. Una tradizione negativa nata nel ’73 e che, a distanza di 44 anni, continua a ripercuotersi sui rossoneri. Certo la sconfitta di oggi non fa male quanto la prima, che arrivò all’ultima giornata di uno dei campionati più equilibrati di sempre. Il Milan si presentò il 20 maggio al “Bentegodi” da prima classificata con 44 punti, uno in più dell’accoppiata formata da Lazio e Juventus. Quest’ultimi erano attesi dalla trasferta di Roma, i biancocelesti erano ospiti del Napoli. La squadra guidata allora da Nereo Rocco era reduce dalla vittoria nella finale di Coppa delle Coppe e, visto il viaggio stancante a Salonicco, aveva chiesto senza successo uno spostamento della partita al giorno dopo. I rossoneri pagarono a caro prezzo la stanchezza e si ritrovarono sotto di tre reti dopo 25 minuti. Le cose non migliorarono, anzi peggiorarono, nella ripresa con i veronesi che chiusero con uno storico 5-3. Nonostante questa clamorosa sconfitta, a tre minuti dal termine il Milan sperava ancora in uno spareggio. Lazio e Juventus infatti pareggiavano, ma a quel punto accadde l’impossibile. Il gol di Damiani mise ko la Lazio e nel frattempo, un centinaio di km in su, un gol di Cuccureddu regalò il vantaggio alla Juve. Rete che valse il 15° scudetto dei bianconeri, con il Milan che perse un campionato a dir poco clamoroso. Fu allora che prese vita la “Fatal Verona”.

    

    

    

Verona-Milan 1990: la sconfitta in rimonta e i 4 espulsi rossoneri

Sembrò una situazione più unica che rara, ma la stessa storia si ripetè 17 anni dopo, esattamente il 22 aprile. Di nuovo Verona-Milan, di nuovo al Bentegodi. Si giocava la penultima giornata, con il Milan capolista e in vantaggio di un punto dall’inseguitrice Napoli, quel giorno di scena a Bologna. I padroni di casa erano invece in una situazione tragica, in piena lotta retrocessione e con un piede e mezzo in Serie B. I rossoneri si preparavano a scucire lo scudetto dal petto dei cugini nerazzurri, ma anche quella volta fecero i conti con un Verona stratosferico… e con l’arbitro Di Bello. Il direttore di gara fu infatti assoluto protagonista della gara. Il Milan di Sacchi giocò un grande primo tempo, trovando il vantaggio con una punizione di Simone. I guai iniziarono nella seconda frazione di gioco, a cominciare dal gol del pari siglato da Sotomayer. L’1-1 innervosì i giocatori, con Rijkaard e Van Basten che si fecero espellere in cinque minuti (il Cigno di Utrecht fu allontanato per essersi tolto la maglia e averla gettata a terra in segno di protesta dopo l’ennesimo fallo non fischiato). Pellegrini all’89’ sancì la definitiva condanna dei rossoneri che chiusero la partita in 8, per il terzo rosso ai danni di Costacurta (fu espulso anche l'allenatore Sacchi), e subirono il sorpasso del Napoli, vittorioso 4-2 in Emilia, il quale la settimana dopo avrebbe conquistato il secondo titolo della sua storia. Il Verona non riuscì a evitare la retrocessione ma impartì la seconda dura lezione di vita ai rossoneri: mai dare nulla per scontato. La “Fatal Verona” aveva colpito ancora.

    

Gli anni recenti

Dopo 11 anni di assenza il Verona torna in Serie A e il calendario decreta il Milan come avversario della prima giornata per la stagione 2013-14. Milan in rampa di lancio dopo il terzo posto in extremis conquistato la stagione precedente e dopo aver battuto il Psv Eindhoven nei preliminari di Champions. I gialloblù di Mandorlini rimettono a lucido Toni e si affidano al talento sudamericano di Iturbe. La gara parte bene per i rossoneri che sbloccano il punteggio dopo un quarto d’ora con Poli. Il gol del vantaggio rappresenta però l’inizio della fine, perché da quel momento si sveglia un Verona destinato a grandi cose. Toni segna il pari alla mezz’ora, poi nella ripresa firma la doppietta e regala i tre punti ai veronesi. L’anno dopo il Milan riesce a riscattarsi, ma ricade nel tranello nella stagione successiva. I rossoneri di Brocchi si giocano le ultime chance di approdare in Europa e alla 35^ giocano sul campo di un Verona ultimo in classifica e già destinato a salutare la massima serie. Menez realizza l’1-0 al 21’ e illude i suoi, ma negli ultimi venti minuti la squadra gialloblù riesce a compiere una clamorosa rimonta. Il rigore di Pazzini riequilibra il punteggio, poi con il Milan sbilanciato in avanti è Siligardi in pieno recupero a trovare il gol vittoria in contropiede. Un percorso a tappe la cui ultima fermata porta a oggi. Verona-Milan 3-0 e primo ko per Gattuso. La “Fatal Verona”, una trasferta destinata a diventare indigesta per tutta la vita.