Milan, Gattuso: "Il mio calciomercato è tirare fuori il meglio dai calciatori che ho"

Serie A
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L'allenatore rossonero alla vigilia della sfida contro il Crotone: "Penso a vincere e a migliorare la classifica. La squadra va bene così, il mio calciomercato è tirare fuori il meglio dai miei calciatori e non perdere nessuno per infortunio. I miei 40 anni? Rinuncio al regalo per una vittoria col Crotone. Formazione? Calhanoglu può giocare dal primo minuto"

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Alle 15 sabato il Milan torna a San Siro dopo l'1-1 di Firenze nell'ultima di campionato: nella 20^ giornata l'obiettivo è ritrovare una vittoria che in campionato manca dal 10 dicembre, quando i rossoneri si imposero 2-1 in casa contro il Bologna. Ma contro il Crotone (diretta su Sky Calcio 1, canale 251, e Sky Sport Mix, canale 106) servono tre punti non solo per risalire in classifica (il Milan è attualmente ottavo con 25 punti) e restare a ridosso della zona Europa: l'aspetto importante su cui insiste Gattuso è quello di dare un'identità solida alla squadra, magari ripartendo da quanto espresso di buono nel successo nel derby di Coppa Italia: "Non m'interessa quello che c'è intorno, devo pensare a vincere qualche partita e a migliorare la classifica – ha dichiarato l'allenatore rossonero – I ragazzi devono avere la consapevolezza che siamo solidi. E' vero, la nostra classifica non è bellissima, ma siamo in semifinale di Coppa Italia e ai sedicesimi di Europa League. Finché la matematica non ci condanna, dovremo pensare a fare del nostro meglio anche in campionato. Ora devo dare consapevolezze alla mia squadra, dobbiamo sapere quello che facciamo, oggi vado alla ricerca di tutto questo. E il mio obiettivo è di vedere una classifica diversa rispetto a quella che abbiamo ora. Chiaramente la squadra può fare molto di più, ci possiamo esprimere in modo migliore. Calciomercato? Siamo a posto così, non faremo nulla. Il mio mercato è quello di tirare fuori il meglio dai miei calciatori e di non perdere nessuno. Jankto o Dembelé? Non so questi nomi da dove siano usciti, certamente sono calciatori forti ma nei nostri discorsi non sono mai usciti. Kessié sta facendo tante partite, ma quando non c'è abbiamo calciatori che possono sostituirli". 

"Formazione? Sono in difficoltà"

Sulla formazione: "Calhanoglu sta bene, è in salute. Ha segnato con la Fiorentina e ha fatto bene anche nel derby. Sono in difficoltà nello scegliere la formazione, tanti calciatori stanno bene. Ma ci può stare che Calhanoglu parta dal primo minuto. Deve ancora migliorare per fare il ruolo di mezz'ala, il ruolo che fa meglio è quello che ha ricoperto nelle ultime uscite. Kalinic? Mi sorprende il fatto che abbia lavorato anche nei giorni di vacanza, avete visto tutti la foto della sua caviglia. Ce l'ha messa tutta, questo fa capire le motivazioni che ha. Anche Cutrone ha grandissima voglia. Poi si parla poco di André Silva, per l'età che ha e per come interpreta il calcio è un giocatore incredibile. Ora sta attraversando delle difficoltà, ma anche a Firenze quando è entrato ha fatto vedere qualcosa. Ci aspettiamo di più, perchè in nazionale fa cose importante, ma è vero che ha avuto pochissime occasioni per dimostrare il suo valore. Io scelgo partita dopo partita, è vero che ho dato fiducia a Kalinic più degli altri, ma sono contento dei miei attaccanti anche se non fanno gol. Per la mole di gioco e per come tengono il campo, sono molto contento di loro. In difesa dobbiamo migliorare, perchè subiamo dei gol per errori. Ma dobbiamo migliorare di reparto, non nel singolo calciatore". Sull'avversario: “Il Crotone è una squadra che porta tanti calciatori dentro l'area, dovremo essere attenti in transizione e non dobbiamo dargli campo. E' vero che è una squadra che nelle ultime cinque ha fatto una sola vittoria, ma sono vivi. Con Lazio e Napoli hanno fatto bene, dovremo fare del nostro meglio per metterli in difficoltà. Non ci sono partite abbordabili, sarà una gara dura. Zenga? Non è un personaggio banale, è stato uno dei migliori portieri italiani. Lo conosce bene, abbiamo tante cose in comune. Mi piace molto, è una persona vera. E' un personaggio incredibile. Il calendario? Guardarlo non ci porta da nessuna parte, quando una gara sembrava facile le abbiamo sempre prese nei denti. Non siamo nelle condizioni di poter sottovalutare delle partite, dobbiamo sempre dare il massimo. Non abbiamo la freschezza mentale per giocare con il freno a mano tirato". 

"Soffro le sconfitte, bello il calcio a Natale"

"I miei 40 anni? Non so cosa farò martedì, spero che mia moglie non si dimentichi e compri una torta. Magari mi regalerà una bottiglia di champagne o di vino rosso. Di questi 40 anni ho tantissimi ricordi, tutti pensano alle vittorie. Ma quando vincevo non festeggiavo tantissimo, pensavo a quello che doveva venire dopo. Ma soffrivo le sconfitte, Istanbul è stata una mazzata fortissima così come la finale di Coppa Intercontinentale con il Boca. Le vittorie ti davano carica, le sconfitte bruciavano. E c'era bisogno di persone che ti aiutassero a rialzarti, qui al Milan ce n'erano tanti. Regalo di compleanno? Ne farei a meno, vorrei vincere la partita contro il Crotone". Sulle partite nel periodo natalizio:  "I giorni di riposo ci hanno fatto bene, ora la squadra è più fresca. La prossima settimana di riposo sarà obbligatorio, i calciatori hanno avuto un programma. Ma credo che le partite a Natale siano state un successo, ho visto gli stati pieni ed è una bella cosa nel periodo natalizio. Per noi è difficile preparare le partite, ma in Inghilterra lo è molto di più".