Napoli, stacanovista Callejon: gioca sempre, ma il gol manca da più di due mesi

Serie A

Callejon è sempre presente nell’undici di Maurizio Sarri, titolare in ognuna delle 29 partite stagionali tra tutte le competizioni. Secondo per minuti giocati in totale, più impiegato anche a Reina. Eppure il gol manca dal 29 ottobre, ma contro l'Hellas ritrova un avversario al quale ha già segnato più volte

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Josè Maria Callejon c’è sempre nel Napoli di Maurizio Sarri. E non è un’esagerazione. Sempre vuol dire sempre. Qualche volta viene sostituito, certo, perché è umano dover riprendere un po’ di fiato una volta ogni tanto. 19 turni in Serie A: 19 presenze, e tutte da titolare. Sei su sei in Champions, ovvio, sempre da titolare. Due su due nei playoff europei e due su due anche in Coppa Italia. La costante nella distinta del Napoli compilata da Sarri è sempre lo spagnolo: il titolarissimo dei titolarissimi. Nessuno infatti, in tutta la rosa, è sempre partito nell’undici iniziale in tutte le competizioni come ha fatto lui. Stacanovista è dir poco, vero. Ha giocato dal primo minuto anche nell’ultima partita degli azzurri, che è costata l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta. Era al centro dell’attacco Callejon, simbolo della mancanza di ricambi di qualità - e non - di Sarri. Già, perché un attaccante centrale, con Mertens in panchina e Milik ancora ai box causa legamenti del ginocchio, in squadra non c’è proprio. Quindi dentro lui, che per minuti giocati è il secondo più utilizzato da Sarri in stagione: 2.383’. Qualcosa meno di Koulibaly, leader della classifica, e una quarantina in più anche di Pepe Reina, che di mestiere fa il portiere. Impressionante, vero, ma il suo stato di forma attuale preoccupa.

Contro il Verona al San Paolo Callejon ritrova un avversario felice. All’Hellas in Serie A ha già segnato tre volte, quattro contando anche la Coppa Italia. Gli assist sono due. In sette partite sono arrivate sei vittorie e una sola sconfitta. Quest’anno nel match d’esordio di metà agosto ha propiziato l’autogol di Souprayen per l’1-0 (la partita finirà 3-1). E in più al Bentegodi, ma contro il Chievo, segnò il suo secondo gol con la maglia del Napoli, nella stagione 2013-14 con Benitez in panchina. Quell’anno l’esordio fu col botto: tre gol nelle prime tre partite di Serie A. L’Hellas come un amuleto quindi, per ritrovare la migliore condizione possibile. La stessa di inizio anno, tanto per capirci. Quella tra metà e fine settembre scorso, dove tra la 3^ e la 6^ giornata mette in fila quattro gol in altrettante partite, colpite rispettivamente Bologna, Benevento, Lazio e Spal. Più due assist. In Champions arriverà dunque anche la rete contro il Feyenoord. Da lì in poi, però, più nulla. Salvo il gol contro il Sassuolo del 29 ottobre. La rete manca da allora, 69 giorni di astinenza dopo la vittoria per 3-1 sugli emiliani. E quella, curiosamente, è anche la stessa partita dell’ultimo gol di Mertens in Serie A. Il belga però si è sbloccato pochi giorni fa in Coppa Italia, lui, che del Napoli di Sarri è il quarto uomo più utilizzato di tutti, terzo contando solo i giocatori di movimento, proprio alle spalle di Callejon. La rete contro l’Atalanta non è servita per evitare la sconfitta, certo, ma ha riconsegnato al 14 del Napoli quella sicurezza in più che solo un gol riesce a dare. La stessa di cui è alla ricerca anche Callejon. Il titolarissimo dei titolarissimi.

La curiosità

E se, come detto, Callejon ha propiziato l'autogol di Souprayen nel match di agosto, è curioso come gli altri due marcatori azzurri di quella partita siano al momento infortunati: Arkadiudsz Milik e Faouzi Ghoulam. Il polacco k.o per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, così come l'algerino, fermo per la rottura totale del legamento crociato anteriore destro.