Roma, Monchi: "Non si fanno le guerre da soli, dobbiamo fare tutti meglio, io per primo"

Serie A
Il dirigente giallorosso Monchi, foto Getty

Deluso e amareggiato il dirigente giallorosso dopo la sconfitta subita contro l'Atalanta, l'obiettivo adesso è ripartire tutti insieme per mettersi alle spalle un momento davvero delicato

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IL TABELLINO 

Un momento delicato, una situazione difficile da affrontare per la Roma, uscita sconfitta oggi dalla sfida dell’Olimpico contro l’Atalanta. Un solo punto nelle ultime tre partite, un bottino magrissimo per i giallorossi, allontanatisi ancora di più dalla vetta della classifica, distante adesso dodici punti con una partita da recuperare. Un modo non ideale per andare in vacanza per Di Francesco e i suoi uomini, i quali adesso dovranno spingere ancora di più sull’acceleratore per recuperare le energie fisiche ma anche mentali. Sul momento in casa giallorossa è intervenuto anche Monchi, amareggiato per quanto visto oggi in campo.

"Non si fanno le guerre da soli"

"La prima parte di stagione e la vittoria del girone di Champions avevano dimostrato come la Roma fosse in crescita – le parole del dirigente giallorosso ai microfoni di Sky Sport - le partite meno importanti dovevamo vincerle e non lo abbiamo fatto. Siamo in un momento difficile e dobbiamo uscirne, trovando una soluzione insieme per risolvere i problemi. Quando non si ottengono risultati positivi, ognuno vuole fare la guerra da solo, ma non va bene. Ovviamente questo significa che c’è cuore e voglia di risalire, ma bisogna lavorare insieme perché questo è uno sport collettivo. Nainggolan? E’ rimasto vicino a me oggi nell’arco dell’intera partita, ha sbagliato e ha preso una sanzione ma continua ad essere un giocatore importante per la Roma. Tutti possiamo fare meglio, io il primo, ma credo che mancano sei mesi di competizione e non possiamo fare alcuna analisi definitiva".

Situazione Bruno Peres

Monchi poi non si sbiliancia su Bruno Peres: "E’ vero che c’è un interesse da parte di altre società, ma non credo che sia vicina una sua partenza. Coutinho al Barcellona per 160 milioni? Oggi sono con la testa all’Olimpico e quello che ha fatto il Barcellona non mi interessa, è un momento difficile per il mio club ed è difficile oggi commentare".