Napoli, compleanno per Sarri. 59 anni da leader, ora aspetta i regali...

Serie A

Fabrizio Moretto

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli (Foto Getty)
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L'allenatore del Napoli spegne 59 candeline e li festeggia da primo in classifica. Dalla vita da banchiere al sogno di una panchina: una lunga carriera che aspetta di raggiungere l'Everest. Quali sono i regali che desidera?

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Giorno di festa oggi in casa Napoli. Mentre tutti i giocatori si stanno rilassando in qualche parte esotica del mondo, sfruttando la pausa del campionato, il protagonista è Maurizio Sarri che compie 59 anni. Un altro anno è passato e anche questo ha dato grandi soddisfazioni e meriti all’allenatore, in grado di stabilire la scorsa stagione il record di punti in Serie A della società azzurra, ben 87. Punti che tuttavia non sono bastati ad arrivare più in là del 3° posto. Questa volta invece Sarri, nonostante una doppia cocente eliminazione dalle coppe, spegne le 59 candeline da primo in classifica, rendendo possibile un sogno tricolore per un’intera città. Una lunghezza di vantaggio sulla Juventus e altre 18 interminabili giornate separano il Napoli da quell’obiettivo tanto ambito e che, se raggiunto, andrebbe a completare il cerchio della carriera di Maurizio Sarri. Vincere e per di più farlo nella città in cui è nato, dalla quale è stato costretto a trasferirsi quando era ancora piccolo a causa del lavoro del papà in provincia di Arezzo. Da lì poi tanti spostamenti in giro per l’Europa: Inghilterra, Germania, Svizzera, Lussemburgo. Da mister? No, da banchiere, il primo lavoro di Sarri. L’occupazione che lo avrebbe dovuto accompagnare per tutta la vita se Sarri avesse deciso di mollare il suo sogno: allenare. Ed ecco che nel 1999 lascia il suo posto in banca per dedicarsi esclusivamente alla sua carriera in campo. “Ho scelto come unico mestiere quello che avrei fatto gratis. Ho giocato, alleno da una vita, non sono qui per caso. Mi chiamano ancora l'ex impiegato. Come fosse una colpa aver fatto altro” ripete spesso Sarri che dalla Togolese comincia la sua lunga scalata, non priva di intoppi. Col Sansovino, all’inizio degli anni 2000, inizia a compiere i primi miracoli, trascinando la squadra toscana dall’Eccellenza alla Serie C2, con una Coppa Italia Serie D da aggiungere al palmares. Attira le attenzioni della Sangiovannese e qui, tra sigarette e caffè, conquista un’altra promozione in C1.

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L'arrivo in Serie A e il debutto europeo

Nel 2005 arriva la grande occasione, il Pescara in Serie B, dopo il quale iniziano le prime difficoltà: l’esonero ad Arezzo, le dimissioni prima ancora di cominciare il campionato con l’Avellino, la breve parentesi a Verona in Lega Pro, culminata con un altro esonero dopo un solo punto portato a casa in 6 giornate. Dopo il passaggio a Perugia e a Grosseto, Sarri ritrova il ds Cardini ad Alessandria, ma anche in questo caso l’avventura non va a buon fine: l’eliminazione ai playoff di Prima Divisione porta alle dimissioni dell’allenatore che rivede la luce solo nell’estate del 2012. L’Empoli gli ripropone la possibilità di mettersi in mostra in Serie B e, dopo qualche problema iniziale, la formazione toscana comincia una straordinaria rimonta che la porta ai playoff. In finale arriva una sconfitta, ma l’anno successivo l’obiettivo viene raggiunto e Sarri raggiunge il grande traguardo inseguito una vita: allenare in Serie A. Nella massima serie l’allenatore napoletano si prende i titoli dei giornali grazie a un gioco spumeggiante, basato sul 4-3-3 e caratterizzato da difesa alta, lungo possesso palla e rapide verticalizzazioni. Chiunque passi dal Castellani di Empoli riserva complimenti all’allenatore che dopo un anno da urlo merita e ottiene la grande chance: il Napoli. Parte con una sconfitta sul campo del Sassuolo, ma è solo un falso allarme. Conquista i giocatori e tifosi del Napoli e inizia a mettere in mostra quello che a detta di molti è il miglior calcio in Europa. Chiude la prima stagione in azzurro al secondo posto, facendo registrare nuovi record al club azzurro: maggior numero di punti, di vittorie in campionato e di reti stagionali in tutte le competizioni. L’anno successivo segna invece il suo debutto in Champions League, con tanto di elogi da parte di un altro esteta del calcio, Pep Guardiola, e termina in terza posizione il campionato, ma migliorando tutti i precedenti record: maggior numero di punti in Serie A, 86, frutto di 26 vittorie e 115 realizzazioni messe a segno in tutte le competizioni. 

I regali per Sarri

L’allenatore festeggerà il suo compleanno studiando: situazioni di gioco, schemi, avversari e ogni aspetto in cui è possibile migliorare, perché il calcio e il campo sono la sua ossessione, una delle ragioni di vita. Avrà però anche tempo libero a disposizione, vista l’assenza di allenamenti, e potrà godersi la famiglia. Un bel regalo a cui però l’allenatore vorrebbe affiancarne altri. Il primo pensiero è quello di ottenere la vittoria nel prossimo turno, in un campo ostico come quello di Bergamo. L’Atalanta è tra le squadre più in forma, ha battuto il Napoli al San Paolo una settimana fa in Coppa Italia e da un paio d’anni è la formazione che riesce a mettere più in difficoltà il gioco di Sarri. Ecco perché vincere sarebbe un passo di straordinaria importanza per continuare a inseguire il sogno scudetto. Sogno che per trasformarsi in realtà ha bisogno di ulteriori fattori: uno di questi è la forma fisica dei giocatori. Nel momento in cui si è abbassata tra novembre e dicembre, i risultati ne hanno risentito, ma le ultime giornate hanno restituito un Hamsik e un Callejon in stato di grazia. Ora tocca a Mertens e Insigne ritrovare il 100% della condizione e soprattutto il feeling con il gol. Per rendere più facile questo passaggio Sarri vorrebbe anche un regalo dal mercato. Il più gradito sarebbe Simone Verdi, il quale il Bologna sarebbe disposto a cedere. Ad avere dei dubbi è lo stesso calciatore, ma un confronto telefonico potrebbe essere la chiave giusta per sbloccare la trattativa. L’allenatore si aspetta infine buone notizie dall’infermeria: Milik scalpita per rientrare e in tal senso sarà decisiva la visita che effettuerà l’attaccante per confermare i progressi dopo l’infortunio. Dopo il polacco potrebbe essere poi il turno di Ghoulam, il cui ritorno potrebbe avvenire tra circa un mese. Con tutte queste componenti il Napoli sarebbe pronto a coronare il sogno di un’intera città. E allora si, quello sarebbe il regalo più bello per Maurizio Sarri. Intanto, tanti auguri mister.