Figc, Tommasi vede Sibilia: allenza in vista? Gravina attende, una decisione non prima di lunedì

Serie A

I due candidati alla presidenza della Figc si sono incontrati a Roma per discutere dei rispettivi programmi e provare a trovare l'intesa per un'alleanza in vista delle elezioni del 29 gennaio, dall'esito più che mai incerto: "Il confronto ha evidenziato le numerose convergenze sulle progettualità future", fanno sapere. Solo lunedì però Tommasi si confronterà con l'Aic e deciderà se accettare le offerte di Sibilia, se schierarsi con Gravina, col quale ha già trovato un'intesa di massima, oppure se continuare a correre da solo

Figc grandi manovre. Entra sempre più nel vivo la corsa elettorale che il prossimo 29 gennaio dovrebbe portare alla nomina del nuovo presidente della federazione calcistica. Dovrebbe, appunto, perché allo stato attuale delle cose nessuno dei tre candidati espressi da altrettante componenti (Tommasi per l'Aic, Sibilia per i Dilettanti, Gravina per la Lega Pro) sarebbe in grado, da solo, di ottenere quella maggioranza assoluta necessaria per essere nominato nuovo numero 1 della Figc. E allora ecco che l'unica strada possibile per evitare il ballottaggio e per non rischiare di essere esclusi dai tavoli e dalle decisioni che contano è quella di un'alleanza tra almeno due delle tre componenti. Sono da leggere in questo senso infatti gli incontri che in questi giorni prima Gravina e poi Sibilia hanno tenuto con Damiano Tommasi, candidato teoricamente più debole ma di fatto necessario ai due principali pretendenti per poter ottenere da subito la sedia più agognata. La Lega Dilettanti, infatti, garantisce a Sibilia il 34% dei voti, mentre la Lega Pro ne concede il 17% a Gravina: per questo, esclusa l'iniziale ipotesi di una convergenza tra i due, entrambi ora hanno bisogno di quel 20% in quota Aic che Tommasi può portare in dote al suo eventuale alleato.

Accordi e trattative

E allora è comprensibile come dopo il fruttuoso incontro tra Tommasi e Gravina dei giorni scorsi, oggi Sibilia abbia voluto incontrare il presidente dell'Assocalciatori per capire se i suoi programmi potessero in qualche modo conciliarsi con quelli dell'ex centrocampista della Roma, al quale il numero 1 dei Dilettanti ha di fatto offerto le stesse garanzie che anche Gravina aveva messo sul piatto, ovvero vicepresidenza, la gestione della parte sportiva (attraverso un ruolo di primo piano all'interno di Club Italia - struttura di supporto alle attività delle Nazionali) e la creazione delle seconde squadre dei principali club italiani (costituite soprattutto da giovani) da poter iscrivere al campionato di Serie C al posto delle società escluse per questioni amministrative.

Tommasi: "Con Sibilia parlato degli scenari futuri"

"Oggi abbiamo chiacchierato del futuro della Figc: con me presidente, la Federcalcio avrebbe determinate caratteristiche, vogliamo capire cosa accadrebbe con gli altri candidati alla guida". Così il numero uno dell'Associazione italiana calciatori al termine dell'incontro a Roma, durato due ore, con l'altro candidato, Cosimo Sibilia. "Al momento non stiamo facendo calcoli - ha aggiunto Tommasi - ma vogliamo capire i possibili scenari futuri. Per questo ci confrontiamo in modo corretto per trovare dei punti in comune. Lunedì abbiamo un consiglio direttivo all'Aic, quindi ci interessava avere un quadro completo dell'attuale situazione, che mi sembra permanga quella dei giorni scorsi. Io più vicino a Gravina? Noi abbiamo un candidato, che sono io, e non vogliamo dimenticarlo".

Sibilia: "Con Tommasi condizioni per percorso condiviso"

In attesa di capire cosa decideraà il consiglio direttivo dell'AssoCalciatori in programma lunedì, Sibilia si sente di non escludere un possibile passo indietro del numero uno dell'Aic a fronte di un'alleanza che porterebbe da sola la maggioranza contro il terzo candidato Gabriele Gravina. "All'interno dell'Aic ci sarà una riflessione, Tommasi giustamente rimane in campo: deve discutere con i suoi e poi ci saranno le decisioni. Oggi è stato un incontro molto positivo, aspettiamo le determinazioni del consiglio direttivo dell'Aic. E' incoraggiante per quanto fatto oggi", sottolinea Sibilia, secondo il quale con Tommasi "abbiamo tanti punti convergenti, credo che alla fine si possa ragionare per avere una condivisione sul percorso elettorale e poi sul candidato o sui candidati che ci saranno in campo". C'è intesa "su Club Italia e quindi la maglia azzurra, sulle seconde squadre", ribadisce il capo dei Dilettanti, confermando che "sono tanti i punti di assoluta convergenza. Siamo fiduciosi affinchè tutto questo possa portare a un percorso che veda protagonisti Aic, Lega Dilettanti e tutti coloro i quali rappresentano le componenti del calcio. Io rappresento la Lega Dilettanti che è la componente con maggior peso e con l'Aic che vale 20% avremmo la maggioranza, ma conta poco avere i numeri per vincere e anche per governare. Dobbiamo capire che il calcio italiano ha bisogno di riforme ed è importante che tutti diano un contributo".

Lunedì la verità

Nonostante le parole concilianti, che non sono di sola circostanza, la verità si conoscerà non prima di lunedì 22, quando Damiano Tommasi si presenterà di fronte al Consiglio dell'Aic per confrontarsi sulle ipotesi di azione futura (allenza oppure corsa solitaria). L'aritmetica e le dinamiche di queste complesse elezioni gioca tutta a favore dell'ex centrocampista della Roma, che in ogni caso, se dovesse scegliere una delle opzioni coalizzative, porterebbe a casa quei ruoli tecnici necessari per poter portare avanti la sua campagna di rilancio del calcio italiano. Ammesso che alla fine un accordo si trovi sul serio. E che Tommasi non decida di continuare a correre da solo.