Chievo-Juventus, Cacciatore come Mourinho: gesto delle manette e viene espulso

Serie A

Follia del difensore del Chievo che rivolge a Maresca il gesto delle manette, reso famoso dall'ex allenatore dell'Inter, dopo essere stato costretto a uscire dal terreno di gioco per un infortunio, nonostante il mancato intervento dei sanitari. A quel punto il rosso scatta immediato e il Chievo, già in dieci per l'espulsione di Bastien nel primo tempo, subisce pochi minuti dopo il gol di Khedira 

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Cacciatore come Mourinho, sembra strano ma è tutto vero. A Verona corre il 61esimo minuto di una partita ancora in bilico. Il Chievo, nonostante l'ingenua espulsione di Bastien nel primo tempo, resiste senza troppi affanni agli attacchi non troppo convinti di una Juventus stranamente sottotono. I gialloblu lottano come forsennati e nella ripresa, dopo 15 minuti di attacchi bianconeri, riescono a uscire dalla propria metà campo con un contropiede al termine del quale Jaroszynski trova con un cross l'inserimento di Cacciatore: il terzino destro del Chievo colpisce la palla di testa ma nel contrasto rimane a terra dolorante. L'azione non si ferma e la Juve, sul capovolgimento di fronte, va vicina al gol del vantaggio.

Tra le proteste generali dei giocatori del Chievo, Maresca finalmente si accorge di Cacciatore e richiama l'attenzione dei medici gialloblu che entrano in campo per soccorerlo. Il difensore di casa però si rialza senza l'intervento dei sanitari (che escono immediatamente dal terreno di gioco) e si dirige verso la propria metà campo per aiutare i suoi compagni a difendere l'area nella quale la Juve sta per battere un calcio d'angolo. Maresca, però, come vuole il regolamento che impone a un giocatore di uscire se vengono chiamati in causa i medici anche nel caso in cui questi non intervengano sull'infortunato, chiede a Cacciatore di allontanarsi e di lasciare temporaneamente il terreno di gioco. Il giocatore del Chievo, già nervoso per l'espulsione del primo tempo di Bastien (era stato uno dei più veementi nel protestare contro Maresca), a quel punto perde la testa e mentre esce dal campo rivolge, spalle all'arbitro, per due volte il gesto delle manette, quello reso famoso dalla protesta di Mourinho in un Inter-Sampdoria del febbraio 2010 dopo la doppia espulsione di Samuel e Cordoba. L'assistente vede tutto, avverte Maresca e a quel punto l'espulsione è inevitabile. Come il crollo del Chievo, che a quel punto, in 9 contro uno squadrone come la Juve, subisce i gol di Khedira e Higuain per il 2-0 finale.