L'allenatore della formazione nerazzurra alla vigilia della gara con la Spal: "Sono fiducioso, ho visto dei miglioramenti. Rafinha è forte, può giocare in diversi ruoli, soprattutto trequartista: atleticamente me lo aspettavo peggio, invece è pronto e reattivo. Pastore? Ne abbiamo parlato, si tratta di un giocatore importante"
Provare a invertire il trend negativo dell'ultimo periodo con un successo che darebbe nuova convinzione alla squadra, rallentata in classifica dopo un ottimo avvio di stagione. Tre pareggi consecutivi nel 2018 nerazzurro, con l’Inter che adesso va a caccia del successo contro la Spal nella gara che si disputerà a Ferrara domenica alle ore 12:30. Un match che Luciano Spalletti presenta così in conferenza stampa: "Ho visto dei miglioramenti, poi siamo tornati un pochettino indietro, ma sono tranquillo e fiducioso. Ci sono stati dei piccoli passi indietro nel nostro percorso, ma vedo molta applicazione e disponibilità. Mi sembra di vedere anche una maturazione in base alla conoscenza di quello che è il tragitto che dobbiamo fare per arrivare in fondo ed è fondamentale. Dobbiamo fare punti. Prima bisognava continuare a vincere e ora bisogna tornare a farlo, usando qualità differenti da quelle di prima. La disponibilità, professionalità e forza mentale dei calciatori è indubbia. Sono fiducioso".
"Dalbert resta. Ramires? Bisogna sapersi accontentare"
"Anche Dalbert sta riscontrando della difficoltà come già successo a Joao Mario e Kondogbia? Colpa mia che gli ho preferito altri calciatori e l'ho fatto giocare poco. Diventerà un buonissimo calciatore, deve apprendere e capire, la crescita c'è. Noi crediamo in lui e lo terremo coi noi", le parole di Spalletti. Che ha poi risposto così a una domanda sull’importanza che avrebbe avuto l’arrivo di Ramires: "In un mercato difficile per qualsiasi società, ci sono dei limiti e delle barriere e dobbiamo saperci accontentare. Dobbiamo usare bene il materiale a disposizione e noi ne abbiamo. La differenza la fa quel che abbiamo a disposizione, non chi non c'è e sotto questo aspetto devo fare qualcosa di meglio".
"Rafinha è pronto. Può essere impiegato in più ruoli"
"Lisandro è un calciatore definito, un difensore centrale che conosce come le sue tasche il ruolo, già comanda e decide, già si sente nel clima della squadra. Rafinha è uno che può giocare da più parti, ha qualità nello stretto: nel calcio attuale bisogna essere bravi a fare certe cose e lui lo fa. Può giocare esterno, interno e anche trequartista: è dove sta più comodo. E' forte, e deve mettere a posto la condizione. Ma pensavo peggio. Invece è pronto e reattivo", le parole dell’allenatore dell’Inter.
"Pastore? Ne abbiamo parlato. E' un calciatore importante"
Spalletti che poi parla così di Pastore, obiettivo di mercato nerazzurro: "E' sicuramente un grande calciatore, non vado a interferire sulle trattative e il mercato. Ne vengo a conoscenza. E' uno di quelli di cui abbiamo parlato, è un grande calciatore, ma abbiamo parlato di altre situazioni senza perdere di vista quelle che abbiamo già. Col mercato a volte si rischia di lasciare un po' indietro l'importanza di chi ci ha portato fino a qui, perchè altrimenti si butta via un percorso fatto per dare seguito a questa classifica. Però Pastore è importante, mantiene unito il gregge..."
"Nagatomo? Professionista eccezionale, ma non posso promettergli nulla"
Chi potrebbe lasciare l'Inter è Nagatomo, con Spalletti che parla così del giapponese: "Nagatomo è da molti anni qui e tutti dicono la stessa cosa, è una persona splendida e un professionista eccezionale. E io non posso che confermare. In questo momento io ho altri giocatori che possono giocare nel suo ruolo e ogni tanto faccio scelte corrette e ogni tanto le faccio sbagliate. Nagatomo è un buon calciatore e io spero di sbagliare meno da qui in avanti nella scelta di gioca in quel ruolo li. Per il futuro, Nagatomo comincia ad essere un giocatore maturo e c’è da parlarci per quelle che sono le sue volontà, io non posso promettergli niente. Mi sembra che sia nel momento che le sue intenzioni sono quelle di riuscire ad andare in posto dove gli permettono di giocare, perché c'è l’obiettivo Nazionale.". Spalletti poi conclude: "Il mio futuro è qui all'Inter, voglio fare qualcosa di buono e di bello, poi ho in mente la Nazionale, è una mia idea, è la mia prima ambizione".