Durante e dopo la partita persa in casa 4-1 contro il Verona, i tifosi della Fiorentina hanno contestato squadra e soprattutto la società. Davanti all'ingresso della tribuna d'onore, forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa ma nessun incidente
Appena una settimana fa erano i tifosi dell'Hellas Verona a contestare la propria squadra. Oggi, invece, con i gialloblù tornati a vincere dopo un pesante 4-1 sul campo della Fiorentina, sono quelli della Viola a protestare. Una sorta di sliding doors in curva o, se preferite, un passaggio di testimone della contestazione reso ancora più curioso dalla storica rivalità che c'è tra le due tifoserie.
Curva abbandonata
Già dopo il 2-0 siglato da Kean al 20' del primo tempo, la curva Fiesole ha preso di mira con cori la proprietà; a inizio ripresa (dopo il terzo gol del Verona a firma ancora di Kean preceduto dal palo di Chiesa, uno dei rari acuti) la contestazione ha coinvolto pure il presidente esecutivo Mario Cognigni e il dg dell'area tecnica Pantaleo Corvino. E alla mezz'ora, dopo il palo poker del Verona, lo stesso settore si è svuotata e almeno un migliaio di tifosi, anche abbonati di altri settori, si sono spostati davanti all'ingresso della tribuna autorità, finché un gruppetto ha chiesto e ottenuto un confronto con qualche rappresentante del club.
Situazione sotto controllo
Le forze dell'ordine, polizia e carabinieri, erano scheirate in tenuta antisommossa, ma per fortuna la situazione non è degenerata. I tifosi hanno continuano a scandire slogan contro la società.