Serie A, Inter-Crotone. Zenga: "L'ovazione di S. Siro il riconoscimento più bello"
Serie AL'allenatore della formazione calabrese dopo il pareggio con l'Inter: "Senza qualità in Serie A non si va avanti, bisogna sempre provare a fare la gara. La strada per poter raggiungere la salvezza è questa". Poi sui nerazzurri: "Spalletti è l'allenatore giusto"
RIVIVI LE EMOZIONI DI INTER-CROTONE
Le lacrime di gioia e commozione a fine gara di Walter Zenga rappresentano al meglio la prestazione del Crotone a San Siro: formazione calabrese che gioca a viso aperto, con coraggio e senza mai risparmiarsi contro l'Inter e lascia Milano con in tasca un punto preziosissimo per la classifica e per il morale. "Ogni volta che vengo a San Siro, anche da disoccupato, la curva e tutta lo stadio mi saluta come se avessi smesso di giocare da un anno, invece l'ho fatto tanto tempo fa. Per un giocatore, per un uomo questo è il riconoscimento più bello, al di là dei successi e dei trofei conquistati", le parole di Walter Zenga che ha voluto commentare così il saluto riservatogli dal pubblico di San Siro prima e dopo la gara. Zenga analizza poi il match: "Noi siamo questi, abbiamo poco possesso palla, ma cerchiamo sempre di andare nella metà campo avversaria. Questa è la strada per por poterci salvare. In Serie A se non ci metti qualità non vai da nessuna parte, io sono dell'idea che bisogna provare a giocarsela sempre. Noi stiamo facendo bene, sono contento dei ragazzi, sono loro che devono credere in queste cose", ha aggiunto l'allenatore della formazione calabrese.
"Ho la fortuna di lavorare con un grande gruppo. Spalletti allenatore giusto per l'Inter"
"Dobbiamo essere più attenti nella qualità del passaggio, con Benny Carbone (il vice allenaore, ndr) stiamo lavorando molto per migliorare questo aspetto, ma dobbiamo essere più cattivi", ha proseguito Zenga. L'allenatore del Crotone ha poi aggiunto: "Quando sono arrivato qui ho proposto ai ragazzi alcuni concetti, dicendo che se le cose non andavano bene si tornava indietro. E' importante che la squadra creda nel proprio allenatore e lo stesso allenatore deve essere credibile: se trasmetto un pensiero con convinzione, allora anche i ragazzi in campo possono provare a fare la giocata. Questa sera ho detto ai ragazzi di divertirsi e provare a giocarsi la gara. Questo si può fare se c'è un gruppo che ti segue e lavora seriamente e io ho la fortuna di avere un grande gruppo che dà sempre il massimo e lavora al 100%". Battuta finale sull'Inter: "Eder alla Samp era uno dei miei uomini, è un uomo prima che essere un calciatore. Ero felice di avere un calciatore come lui e sono contento di vederlo all'Inter. Io sono nato nell'Inter, andavo in Curva e poi sono sceso giù. Spalletti è l'allenatore giusto per questa squadra, lo ammiro molto", ha concluso l'allenatore del Crotone.