Milan, Cutrone si è preso il Diavolo. Numeri da predestinato, è il nuovo Inzaghi? VOTA

Serie A
Patrick Cutrone, centravanti del Milan (Getty)

Patrick come Pippo. La maglia numero 63 contro la 9 del passato. I due centravanti sono simili, nei pregi e nei difetti. Nel modo di vivere la partita. Ma a 20 anni Inzaghi non era ancora in Serie A. Numeri a confronto

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Hai 20 anni e sei il centravanti del Milan, il capocannoniere stagionale, il bomber vero. Quello che... "hai segnato? Sì, di rapina". Oppure di testa, in spaccata, davanti la porta. Con rabbia e fame. Hai 20 anni e indossi la 63, sei cresciuto nel settore giovanile della tua squadra del cuore e sei anche umile: "Io come Pippo Inzaghi? E' troppo presto". Anche se all'età tua Pippo era in C1 e tu sei in Serie A. Nome? Patrick. Cognome? Cutrone. E la data di nascita l'abbiamo già svelata prima. Sabato una doppietta alla Spal, cinque gol in Serie A e 12 stagionali. Numeri da predestinato. Gattuso ne parla così: "Cutrone può ancora migliorare molto". Mentre Pippo Inzaghi si augura "che possa indossare la sua numero 9". Quella della Champions, della finale di Atene e dell'ultimo squillo contro il Novara, nel 2012. Ma Cutrone è davvero simile a Pippo? 

Cutrone-Inzaghi, stili a confronto

Partiamo con i "perché sì". In primis: lo stile di gioco. Cutrone è un centravanti d'area, il classico rapace. Lo dimostrano i gol contro la Spal (e non solo). Cerca il primo palo, il guizzo, gioca d'anticipo facendo valere il fisico e l'intuito. Non ha le qualità tecniche del 10 o dell'esterno. Guizzi da fantasista non ne ha. Ma vede la porta e segna. L'ha sempre fatto e sempre lo farà (con la Primavera ha segnato 43 gol in 67 partite). Insomma, eccoli qui: entrambi rapaci. Ora i "perché no". Il primo motivo l'ha evidenziato Cutrone stesso: è troppo presto. Cutrone è giovane, deve ancora dimostrare tanto e ha margini di miglioramento importanti. Inzaghi ha vinto un Mondiale, 2 Champions, 3 scudetti e altri trofei. E tutti da protagonista, la sua caratteristica migliore: Pippo, infatti, nelle partite che contano è stato sempre "Super". Decisivo, devastante, autore di reti indimenticabili, da Atene a Yokohama. E' stato il centravanti di un Milan di campioni, sbaragliando (quasi) sempre la concorrenza diretta. Inzaghi era maniacale, attento ai dettagli, già a 15 anni conosceva a memoria i difetti dei difensori che avrebbe affrontato il giorno dopo. Ha sempre avuto "fame". E ha saputo sfruttare le debolezze dei suoi marcatori a proprio vantaggio. Un opportunista... del gol. Cutrone ha 20 anni, è molto giovane e già "on fire". Ma la domanda è: saprà fare lo stesso?

Cutrone-Inzaghi, questione di numeri

I numeri sono dalla parte del giovane Patrick. Cutrone è un classe '98 che ha 20 anni può vantare già 12 gol in Serie A e 4 in Under 21 (in appena 5 partite...). Ha deciso un derby contro l'Inter mandando il Milan in semifinale di Tim Cup, è diventato l'idolo dei tifosi e ha la stima della dirigenza. Ah, manca l'Europa: 5 gol anche lì. Facile etichettarlo come un predestinato. E l'altro? Inzaghi ci ha messo un po' di tempo prima di diventare "Super". A 20 anni, infatti, Pippo aveva alle spalle soltanto una stagione di C1 con la maglia del Leffe (13 gol in 21 presenze). Giocava nel Verona di Bortolo Mutti, dove a fine stagione metterà a segno 13 reti in 36 partite guadagnandosi il soprannome di "Superpippo". Poi il Piacenza, il Parma, l'Atalanta da capocannoniere e tutto ciò che ne è conseguito. Fino alla consacrazione. Cutrone ha iniziato meglio, non ha fatto la gavetta ed è stato subito lanciato in Serie A. Questione di numeri. 

Ambrosini: "Cutrone ricorda Inzaghi, ecco perché"

Ambrosini ha giocato e vinto con Pippo Inzaghi, non c'è nessuno che sappia spiegare meglio le differenze tra i due. O quanto siano simili: "La cosa che li accomuna - dice Ambro negli studi di Sky Sport - è il modo di vivere la partita. Ovvero in modo frenetico, elettrico, col fuoco addosso. Pippo, però, aveva in più la capacità di appoggiarsi sull'avversario. Negli uno contro uno, col fisico, col corpo. Cutrone e Inzaghi hanno fisici diversi, ma in questo Patrick deve migliorare". 

Adani: "Cutrone come Gameiro"

Così Adani invece, paragoni importanti: "Potremmo accostare Cutrone a Gameiro dell'Atletico Madrid, un giocatore bravo ad attaccare la porta, un finalizzatore. Ha la capacità di colpire quando un difensore si muove in modo errato e sbaglia. Se vogliamo essere un po' più ambiziosi si potrebbe ipotizzare un accostamento a Lacazette dell'Arsenal, ma qui Cutrone deve evolversi. Abbiamo un centravanti che lo richiama, Gameiro. E una proiezione futura".