Prima dell'inizio di Sampdoria-Udinese, l'accesso al Ferraris ha subito delle limitazioni per motivi di sicurezza: una colluttazione tra due uomini nata da un'accusa di uno dei due per motivi passionali avrebbe fatto scattare la Squadra mobile e gli specialisti dell'Unità anti terrorismo: rintracciati, sono stati portati entrambi in questura per accertamenti
Momenti di tensione in tarda mattinata e nelle prime ore del pomeriggio nei pressi dello stadio Luigi Ferraris di Genova per la segnalazione di un uomo armato di pistola, visto entrare in un palazzo di via Casata Centuriona, nel quartiere di Marassi. Sul posto si sono subito recati i poliziotti delle volanti, della Squadra mobile e gli specialisti dell'Uopi, l'Unità speciale anti terrorismo della Polizia di Stato. L'uomo è stato rintracciato: si tratta di un cittadino albanese di circa 20 anni che aveva fermato un altro ventenne italiano, accusandolo di essere l'uomo che inviava messaggi alla sua compagna.
Nonostante l'italiano negasse le accuse, dicendo di non essere la persona che cercava, il cittadino albanese lo ha costretto a seguirlo nell'androne di un palazzo dove sarebbe nata una colluttazione: l'italiano ha sferrato un pugno, spaccando il labbro all'altro giovane. Quest'ultimo ha tirato fuori una pistola puntandogliela contro. Il ragazzo italiano è poi scappato. Entrambi, però, sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine e portati in questura per accertamenti. L'arma, da un primo esame, sembra essere un residuato bellico.