Entrambi alla ricerca del centesimo gol in A, i capitani di Inter e Napoli hanno statistiche che li accomunano: prediligono il gol "serale" e "one-touch", ma questa volta dovranno mettersi d'accordo su chi segnerà allo scadere
Al 90°, un tocco solo, di destro, sotto alla Curva: il “gol-tipo” di Icardi e Hamsik è molto simile, stando ai numeri. E a un passo dal numero 100 in A che inseguono entrambi, si può anche abbozzare un confronto. Ovviamente chi ha la fascia al braccio lo sa meglio degli altri: i record personali contano fino a un certo punto, a maggior ragione prima di un Inter-Napoli che, per entrambe le squadre, rappresenta tanto e dirà tantissimo. Capitan Icardi e capitan Hamsik non sono certo i tipi che si fanno ingolosire dai piccoli traguardi, eppure sarà impossibile non dedicare un pensierino a quel traguardo così vicino. Cento, cento, cento! Lo sentite anche voi il corettino?
I 99 di Icardi
Icardi lo insegue da due mesi. Il 5 gennaio, contro la Fiorentina, festeggiava il suo gol numero 99 in Serie A: una maledizione, perché poi contro Roma e Spal è rimasto a secco, ha saltato Crotone, Bologna e Genoa per infortunio, è rientrato – ma solo in panchina – contro il Benevento. Un “100” così atteso non si vedeva dai tempi della ruota di “Ok, il prezzo è giusto”. Ok, contro il Napoli l’occasione è giusta innanzitutto perché si gioca in casa, habitat ideale di Maurito vista la ripartizione dei suoi 99: 64 davanti al suo pubblico, 35 in trasferta. E poi perché il posticipo – l’orario serale più in generale: dopo le 18 – lo stimola in particolare: 71 gol “serali” contro i 28 pomeridiani. Va solo deciso come, anche se Icardi ha dimostrato di saper segnare in tutti i modi, da grande attaccante qual è: netta preferenza per il destro (62), se la cava egregiamente di sinistro (20) e testa (16), e con un gol di petto chiude il conto a 99. Diciotto le doppiette, 4 le triplette, non manca il poker, segnato con la maglia della Sampdoria contro il Pescara, a Perin; che tuttavia non è il suo portiere “preferito”: Berisha l’ha bucato 7 volte, la Fiorentina (10 gol) la squadra a cui segna più volentieri.
"Evoluzione" dell'Icardi interista nelle figurine della Collezione Panini. Anche lui ha avuto il suo "periodo crestina"!
I 99 di Hamsik
E Marek? Non vorrà mica stare a guardare... Lui ha impiegato una vita a superare Maradona nella classifica dei migliori marcatori nella storia del Napoli, con un gol che non voleva arrivare quasi per rispetto nei confronti di Diego, ma una volta sbloccatosi (era il 23 dicembre 2017, quando firmò il gol numero 116 in azzurro tra campionato e coppe) ha ripreso a segnare come ha sempre fatto in carriera: da attaccante aggiunto. Quest’anno il bottino è di 6 reti in campionato (come nel 2015-2016, il suo minimo in una singola stagione da quando è a Napoli), gliene serve un’altra per fare 100 in Serie A con la squadra che ha sposato undici anni fa, arrivando da Brescia sbarbato e con una crestina che sarebbe cresciuta insieme a lui.
Gli Hamsik delle "figu" Panini ci mostrano la maturazione dell'uomo, oltre che del giocatore. Arrivato a Napoli ragazzino, oggi Marek è una colonna della squadra
A 20 anni e 56 giorni (contro la Samp) il suo primo gol in A (Icardi lo segnò, con la maglia della Samp, a 19 anni e 277 giorni); dieci anni dopo, si insegue la tripla cifra. Forbice meno aperta rispetto a Icardi per quel che riguarda la ripartizione destro-sinistro (56 a 31, con altri 12 di testa/cresta) o quella casa-trasferta (55 a 44), dato che non rende così impensabile un suo ingresso nel tabellino a San Siro. Anche perché, come Icardi, la sera lo ispira: Inter e Napoli sono spesso protagoniste nei posticipi, ma 62 gol (a fronte dei 37 pomeridiani) rappresentano comunque una statistica significativa. Sette doppiette, una tripletta, una predilezione per il Bologna (a cui ha segnato 9 volte) e Curci in particolare (7) come portiere.
Chi segna al 90°?
Diversi nel ruolo, due strade che potevano anche scambiarsi (l’Inter era vicinissima al giovane Hamsik del Brescia, il Napoli voleva Icardi per sostituire Higuain), i quasi centenari Icardi e Hamsik hanno però anche punti di contatto che vanno oltre la fascia che li porterà a scambiarsi i gagliardetti (e che entrambi hanno indossato per la prima volta a 22 anni). Ancora una volta parlano i gol per loro: 71 (su 99), per entrambi, sono quelli segnati “one-touch”, con un solo tocco, dinamica tipica di un cobra d’area come Icardi, ma anche di un maestro degli inserimenti bravo a finalizzare il lavoro dell’orchestra quale è Hamsik. Ma le affinità sono anche spazio-temporali: 32 a testa le reti segnate sotto alla propria Curva, identico il minuto "preferito": a entrambi piace colpire nel finale, con 6 reti ciascuno segnate al 90°. Questa volta dovranno decidersi: difficilmente ci sarà spazio e tempo per entrambi.