Milan-Chievo 3-2, decide André Silva. Quinta vittoria di fila per Gattuso. Gol e highlights

Serie A

Partita dalle mille emozioni a San Siro e quinta vittoria di fila per il Milan. I rossoneri sbloccano al 10' con Calhanoglu, ma i veneti ribaltano il risultato in due minuti con Stepinski e Inglese. Nella ripresa il pareggio di Cutrone e la rete decisiva di André Silva all'82'. Kessié sbaglia un rigore in pieno recupero

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MILAN-CHIEVO: COMMENTO - PAGELLE

SERIE A: CLASSIFICA E RISULTATI

MILAN-CHIEVO 3-2

10' Calhanoglu (M), 33' Stepinski (C), 34' Inglese (C), 54' Cutrone (M), 82' André Silva (M)

TABELLINO

Milan (4-3-3): Donnarumma; Borini (59' André Silva), Bonucci, Zapata, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (84' Musacchio), Calhanoglu.

Chievo Verona (4-4-2): Sorrentino; Cacciatore, Tomovic, Bani, Jaroszynski; Castro (87' Pellissier), Radovanovic, Depaoli, Giaccherini (71' Hatemaj); Inglese (75' Birsa), Stepinski.

Pazza, emozionante, quasi illogica. Ma alla fine la spunta il Milan. I rossoneri battono 3-2 il Chievo e si lasciano alle spalle l'Arsenal e l'eliminazione dall'Europa Legue per continuare così ad inseguire il sogno Champions. Partita da batticuore a San Siro, con vantaggio milanista, sorpasso dei veneti e, quasi allo scadere, il contro-ribaltone milansita. La vittoria, 5^ di fila per Gattuso, porta la firma di André Silva, entrato nella ripresa, mentre Kessié fallisce un rigore in pieno recupero. Aveva bisogno di tornare a vincere anche il Chievo, che ha alternato momenti di buona organizzazione a preoccupanti fagilità (soprattutto a sinistra). I gialloblù, dal ko contro l'Inter del 3 dicembre scorso, hanno raccolto solo 5 punti in 13 partite. Un cammino complicato che li vede al 16esimo posto in classifica a pari punti con la Spal e a +1 sul Crotone. Per gli uomini di Maran si preannunciano nove giornate di fuoco fino al termine del campionato.

Così in campo, scelte tattiche

Il Milan torna al 4-3-3 dopo l'esperimento 4-4-2 contro l'Arsenal. C'è Cutrone al centro del tridente dopo l'esclusione di Kalinic (scelta tecnica), mentre in difesa Zapata prende il posto di Romagnoli e Borini quello di Calabria. Non riposa Suso. Nel 4-4-2 del Chievo, invece, le punte sono Stepinski, a sorpresa, e Inglese. Depaoli al posto di Hetemaj, in panchina anche Birsa per scelta tecnica.

Primo tempo, vantaggio Milan

Subito fraseggio del Milan nella metà campo veneta e una crescente pressione in fase di non possesso. Il Chievo, squadra che tenta spesso le verticalizzazioni, ha in Inglese il suo principale rifermento in attacco con 8 gol realizzati (23 totali della squadra); i veneti, inoltre, hanno spesso mostrato una buona personalità in difesa, pur avendo subito molto finora. Bani, inizialmente ai margini delle scelte di Maran, stacca oggi la sua 9^ presenza in campionato (2 in Coppa Italia). Fin qui la teoria, mentre la pratica vede un Milan sbloccare il risultato con Calhanoglu. Per il turco il terzo gol in Serie A arriva al 10', quando Kessié si fa largo sulla destra e, su appoggio di Biglia, crossa rasoterra. Il pallone viene respinto da Sorrentino sui piedi dell'ex Bayern Leverkusen che a porta vuota non può sbagliare. La reazione degli ospiti stenta ad arrivare, un paio di tentativi in "zona Donnarumma" arrivano soltanto dopo la mezz'ora; il Milan, invece, continua ad attaccare con costanza e trova soprattutto a destra molti spazi. Meno fluido il lavoro sulla catena di sinistra, ma progressivamente anche sulla linea Rodriguez-Bonaventura-Calhanoglu si sviluppa una buona mole di gioco.

Chievo da paura, pareggio e ribaltone in 60''

Milan assoluto padrone del campo per 30 minuti, poi l'improvviso blackout che porta il Chievo prima al pareggio e poi addirittura al vantaggio: tutto in 60 secondi. Difficile dire cosa esattamente sia cambiato in così poco tempo nell'assetto e nell'equilibrio rossonero, ma qualcosa evidentemente si spezza quando Rdovanovic lancia a sinistra Giaccherini, che si beve Kessié ed appoggia al centro, dove Stepinski segna a porta vuota dopo una deviazione di Bonucci. Al 34' arriva il ribaltone: traversone di Cacciatore deviato da Zapata e palla sui piedi di Inglese, che con un destro favoloso realizza il suo 9° gol stagionale. 

Secondo tempo, il contro-ribaltone

Le squadre tornano in campo con le stesse formazioni dei primi 45'. Il Milan alza il ritmo e riprende a martellare sulla destra, zona dove il Chievo è apparso molto vulnerabile. E' proprio da qui, da un cross di Borini, che al 54' arriva il gol di Cutrone convalidato dal Var dopo l'iniziale sospetto di fuorigioco. L'attaccante rossonero, dopo un tiro di Biglia respinto dal portiere, è tenuto in gioco da Jaroszynski e festeggia nel miglior modo possibile la convocazione in Nazionale. Il pareggio non basta a Gattuso che inserisce André Silva al posto di Borini e passa a una sorta di 3-1-4-2. Scelta sì rischiosa, ma che alla fine del match risulterà logica e azzeccata. Sull'altro fronte il Chievo continua a mantenere due linee a 4, ma le punte appaiono sempre più in affanno. A destra i rossoneri continuano a comandare e al 67', su un cross di Suso, arriva il colpo di testa di Cutrone che termina di poco sul fondo. Dietro, invece, qualche incertezza di troppo, come quando Giaccherini fa partire un traversone che Donnrumma deve respingere in tuffo e con affanno. Squadre lunghe nel finale e parecchi cartellini gialli (7). Maran inserisce Hatemaj Birsa al posto di Giaccherini e Inglese. Forze fresche che non bastano a contenere la voglia di vincere di un Milan che trova il 3-2 all'87' con André Silva: angolo battuto da sinistra da Calhanoglu, Jaroszynski viene tradito da un rimpallo che favorisce la conclusione sotto porta del portoghese. Gattuso si copre con Musacchio (fuori Cutrone), il Chievo ci prova con Pellissier (al posto di Castro). Allo scadere, tanto per aggiungere un brivido in più, il rigore fallito da Kessié dopo che il Var aveva "intercettato" un fallo di mano di Tomovic su tiro di Calhanoglu. I rossoneri salgono a 50 punti e mantengono inalterate le speranze di recuperare la zona Champions. Trema il Chievo dopo la 15^ sconfitta stagionale.