Il presidente dei granata ha ricordato l’allenatore scomparso in collegamento telefonico su Sky Sport: “Era un uomo positivo e prodigo di consigli utili, voglioso di vedere il Torino far bene e veramente innamorato della squadra”
Emiliano Mondonico ha legato la sua storia calcistica a diverse squadre, ma in poche sono state come il Torino, la Cremonese, l’Atalanta: le sue esperienze più longeve e per certi aspetti anche le più fortunate. Per questo, il presidente dei granata Urbano Cairo ha voluto ricordare l’allenatore scomparso, intervenendo in collegamento telefonico su Sky Sport. “Era un grande amante del Toro, un allenatore con il tremendismo granata, quando ho avuto modo di incontrarlo negli anni di presidenza è sempre stato positivo e prodigo di consigli utili, voglioso di vedere il Torino far bene e veramente innamorato. Ho un bel ricordo di lui. Mondonico con quell'immagine di quella sedia in segno di protesta (nella finale di Coppa UEFA con l’Ajax nel 1992, ndr) contro quel rigore negato, ha rappresentato il tremendismo allo stato puro. Quello che cerchiamo di fare è di mantenerci sulla scia di questo modo di fare, anche se non sempre ci riesce”. Mondonico ha allenato il Torino dal 1990 al 1994 e poi di nuovo dal 1998 al 2000; durante la sua prima parentesi, i piemontesi arrivarono in finale di Coppa UEFA nel 1992 e vinsero la Coppa Italia l’anno successivo.
Somiglianze
A Cairo è stato quindi chiesto quale degli allenatori nei suoi quasi 13 anni di presidenza si sia dimostrato più simile a Mondonico: “Il mio primo allenatore, Gianni De Biasi, era così determinato e passionale, per quanto Emiliano sia abbastanza unico. Anche lo stesso Mihajlovic recentemente aveva qualche traccia di tremendismo, direi che sono loro due che me lo ricordano maggiormente”.