Benassi-Simeone, la Fiorentina passa all'Olimpico. Per la Roma un altro ko dopo quello in Champions contro il Barcellona. Le parole dell'allenatore giallorosso nel post-partita: "Abbiamo creato tanto, la prestazione c'è stata: questo aumenta la rabbia"
Un'altra sconfitta dopo quella in Champions League con il Barcellona, che arriva anche dopo il pareggio in campionato contro il Bologna: non un gran momento per la Roma di Di Francesco, che adesso rischia di essere superata al terzo posto in classifica dall'Inter. L'allenatore giallorosso ha commentato il match ai microfoni di Sky Sport: "Se devo analizzare la prestazione, abbiamo concesso pochissimo agli avversari. Ma quel poco è stato determinante per la vittoria della Fiorentina. Abbiamo creato tantissime occasioni - prosegue Di Francesco - cercando di sviluppare manovre molto buone e interessanti, ma alla fine se non concretizzi e non sei cinico come accaduto a Barcellona fai fatica a portare a casa un risultato positivo. Sono molto arrabbiato in questo senso, perché tutto questo nasce dalla determinazione che mettiamo in certi momenti della partita: ce lo ripetiamo da tanto tempo, ma oggi non è bastato".
"Turnover? La cattiveria è mancata anche ai titolari"
Di Francesco risponde anche sul massiccio turnover applicato in vista del ritorno contro Messi e compagni martedì all'Olimpico: "Beh, la Juve ne ha cambiati nove. Significa che quando si giocano determinate partite, in determinate condizioni, devi mettere dentro poi un po' di freschezza in quelle successive". Sul piano del gioco è un Di Francesco soddisfatto: "La prestazione c'è stata, siamo mancati in cattiveria anche quando hanno giocato quelli che voi chiamate titolari. Siamo mancati nell'essere concreti e nel concedere alcune palle come nel raddoppio di Simeone, ci siamo fatti sorpassare da quella palla lì. E poi siamo stati poco lucidi sotto porta. Con una prestazione 'del cavolo' paradossalmente sarei stato meno arrabbiato. Come si recupera? Dobbiamo mostrare mentalità e anche negli allenamenti, reagire e credere in quello che stiamo proponendo, ritrovando maggiore cattiveria che in questo momento è un aspetto che ci manca".