Hellas Verona, gli ultras chiedono un confronto con la squadra: più di un migliaio fuori dal Bentegodi

Serie A

Un gruppo organizzato di presunti tifosi dell'Hellas Verona si è dato appuntamento all'esterno del Bentegodi per provare ad avere un contatto con i giocatori, la polizia però ha evitato che la situazione precipitasse

Undici gol subiti nelle ultime tre partite, considerando anche il recupero contro il Benevento. La situazione in casa Hellas Verona non è per nulla semplice, visto il penultimo posto in classifica e i cinque punti di distacco dalla Spal, che attualmente occupa l’ultima posizione utile per centrare la salvezza. Diventa dunque di fondamentale importanza il match in programma al Bentegodi contro il Cagliari, una partita da non fallire per tornare a sorridere dopo un periodo abbastanza negativo iniziato dopo la vittoria nel derby contro il Chievo. La tensione è altissima intorno al club, prova ne è che alcuni gruppi organizzati di presunti tifosi hanno atteso il pullman della squadra fuori dallo stadio per provare ad avere un confronto prima che varcasse i cancelli. Un migliaio di persone si sono radunate nella zona circostante allo stadio già da un paio d'ore prima della partita per provare ad avere un confrtonto e un contatto con i calciatori, evitato grazie all’intervento della polizia che ha messo in sicurezza l’area. La tensione è salita col passare dei minuti ma le tante persone sono rimaste confinate dietro una transenna e il pullman della squadra è riuscito ad arrivare senza alcun problema, ma accompagnato da cori non proprio benevoli. In testa al corteo di persone un eloquente striscione con la scritta Conigli.

Pecchia: "No alle dimissioni"

Sul match contro il Cagliari è intervenuto Pecchia alla vigilia, confermando di non pensare alle dimissioni: “Ultimatum del presidente Setti? Questo è il quinto ormai, l'unico pensiero sarà quello di vincere la gara, penso solo ed esclusivamente a quello”. Sulle dimissioni di Fusco: “Noi abbiamo affrontato questi mesi insieme, abbiamo condiviso tutto. Nonostante il mio rapporto con lui, sono assolutamente contrario alle sue dimissioni. Non le condivido. Le mie? Io non ci ho mai pensato. Penso continuamente a lavorare”. Sul presunto ‘tradimento’ della squadra a Benevento: “Abbiamo toppato clamorosamente la partita, abbiamo mancato di rispetto a noi stessi, perché abbiamo fatto una gara che non c'è stata mai sotto tutti i tipi di livelli. Ma, detto questo, non mi sono mai sentito tradito. Siamo cambiati molte altre volte in poco tempo, credo sia possibile farlo di nuovo. Mi rendo conto di tutto quello che c'è intorno, ma l'obiettivo è ancora alla nostra portata. Si va a rilento, ma questo è l'andamento. A settembre dicevano già che saremmo retrocessi, ma noi siamo ancora qui a lottare".