Milan, Bonucci: "Champions non è utopia. Juve vincente in Europa senza di me? Duro colpo"
Serie AIl capitano rossonero analizza la stagione della sua squadra: "Campionato da sei e mezzo, qualificarsi in Champions è difficile ma non è un'utopia. Cutrone? Non molla mai, mi rivedo in lui". Poi sulla Juventus: "A Cardiff troppo convinti. Bianconeri campioni d'Europa senza di me? Sarebbe stato un duro colpo"
"Voto alla stagione del Milan fino a questo momento? Sei e mezzo. L'obiettivo era tornare in Champions sì, le aspettative erano quelle a inizio campionato, ho accettato questa sfida con questo sogno che è quello di poter giocare la Champions League con il Milan. Ora è difficile, ma siamo ancora in corsa e non è un'utopia. Certo, dovremmo vincerle tutte da qui alla fine. Cosa sarei disposto a fare se dovessimo andare in Champions? Potrei farmi la barba bionda", analisi lucida, parole da capitano. Ospite di una trasmissione Mediaset, Leonardo Bonucci analizza la sua prima annata in rossonero: "All'inizio non capivamo gi errori e non miglioravamo, ora siamo cresciuti. La rincorsa però ci ha tolto molte energie, anche se speravo in un girone di ritorno così. Stiamo diventando squadra, pronti per il salto di qualità", le parole di Gattuso.
"I fischi dello Stadium una carica in più"
Bonucci ha poi aggiunto: "Dal punto di vista fisico è cambiato qualcosa con Gattuso? Ogni allenatore ha la propria idea di calcio. Montella ha riportato in Europa il Milan e penso che basti questo per dirgli grazie. In questa stagione però si è inceppato qualcosa nell'ingranaggio e siamo stati veramente brutti da vedere. Meglio a difesa a tre o a quattro? A tre ho più libertà di impostare, a quattro ho una sezione di campo più limitata. Sono nato giocando a quattro con Ventura". Il difensore del Milan torna a parlare della gara contro la Juventus allo Stadium e di fischi dei suoi ex tifosi dopo il gol: "Non mi hanno infastidito, anzi mi hanno caricato di più. Io sono un giocatore che ci mette sempre la faccia. Anche negli anni passati alla Juventus l'ho sempre fatto. Fa parte del mio carattere e al Milan ancora di più perchè sono il capitano. Ma non è un peso, quando c'è da proteggere quello che conta di più che è lo spogliatoio, sono sempre davanti a tutti. Ho dato tutto alla Juventus e farò lo stesso ogni volta che indosserò la maglia del Milan", ha aggiunto Bonucci.
"A Cardiff troppo convinti. Champions alla Juve senza di me? Sarebbe stato un duro colpo"
Presente e futuro al Milan, passato alla Juventus. Bonucci torna a parlare della sua ex squadra e delle finali perse in maglia bianconera: "Siamo stati grandi anche se quando arrivi lì sarebbe meglio vincerla. La finale di Cardiff ha fatto più male di quella di Berlino. Forse eravamo troppo convinti di essere più forti del Real Madrid che non aveva fatto un cammino esaltante. Invece – prosegue Bonucci – nel secondo tempo ci hanno messo in grande difficoltà. Se la Juventus avesse vinto la Champions senza di me quest'anno? A livello personale sarebbe stato un duro colpo ma l'avevo messo in preventivo perchè la Juventus resta una squadra forte a prescindere da me. Mi dispiace per Buffon e Chiellini e per tutti i ragazzi perchè se lo meritavano. Essere 3-0 a Madrid non è da tutti".
"Buffon? Parole di frustrazione, dispiace. Mi rivedo in Cutrone"
Il capitano del Milan difende poi Buffon, al centro delle critiche dopo le proteste contro il Real: "In questa lunga carriera penso che Gigi si sia costruito l'immagine da calciatore perfetto. Non si è mai lamentato, non ha mai puntato il dito contro gli altri ed è sempre stato un elemento di aggregazione. Le parole di Madrid sono frutto di una frustrazione di qualcosa che è rimasto incompiuto. Dispiace perchè vincere la Champions sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una carriera perfetta". Bonucci ha poi fatto i complimenti alla Roma: "La rimonta contro il Barcellona è stata esaltante. Con il Liverpool i giallorossi se la giocano, faccio un grande in bocca al lupo alla Roma anche per i molti compagni di Nazionale". Il capitano del Milan ha poi parlato così di Donnarumma e Cutrone: "Gigio è forte ma ha tantissimi margini di miglioramento, per questo spesso io lo stimolo attaccandolo un po' quando commette qualche errore. Lo insulto un pochino ma in modo affettivo, sa che lo faccio per il suo bene. Cutrone? Mi piace perchè mi rivedo in lui. Non molla mai, anche lui a volte va reindirizzato sulla giusta via ma è uno di quei giovani talenti italiani che farà strada", ha concluso Bonucci.