Il portiere della Samp è tornato sulla sfida con la Juventus: “Era comprensibile una reazione simile dopo la partita col Real Madrid, ma le parole di Chiellini rendono l’idea su cosa sia la mentalità vincente”
Una realtà da prendere ad esempio, nella gestione e nei risultati. È così che Emiliano Viviano descrive la sua Sampdoria, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: “Siamo migliorati moltissimo, abbiamo già raggiunto i punti che abbiamo sommato lo scorso anno e ci ritroviamo da intrusi nella corsa ad un posto in Europa. La società ha ceduto calciatori importanti ma ha saputo investire e far meglio ed è così che si può andare avanti. Chiaramente sappiamo che ci sono formazioni più attrezzate ma il fatto che ci ritroviamo a parlare di quest’obiettivo penso che sia importante. Non ci accontentiamo di campionati anonimi. Se non ci si pongono obiettivi diversi ogni volta c’è il rischio di mollare la presa, ma in questo Giampaolo è l’allenatore giusto”. Questione anche di mentalità, quella che il portiere ha potuto riscontrare nel confronto di ieri con la Juventus: “Mi aspettavo una reazione d’orgoglio dopo Madrid. Ho sentito Chiellini gridare che lo scudetto passava da questa vittoria, che era facile esaltarsi al Bernabeu ma che la vera sfida era ancora da giocare a Crotone. Questa è proprio la mentalità dei vincenti”.
Prospettive di Nazionale
A 33 anni ancora da compiere, c’è un certo livello di maturità che permette a Viviano di puntare anche alla Nazionale. “È uno stimolo, ho avuto l’opportunità di giocare alcune partite nell’era Buffon. Come suo successore, Perin è quello che ha fatto di più e intanto Donnarumma ha già toccato le 100 presenze in Serie A. L’indecisione è più che comprensibile” ha concluso il portiere della Sampdoria.