Maradona: "Sarri? Un signore, mi diede una lezione di umiltà"

Serie A
Diego Maradona, ex allenatore del Dibba Al Fujairah (Getty)
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Così El Diez sul proprio account Facebook, tra il ricordo del centro sportivo di Soccavo e un pensiero su De Laurentiis: "Un giorno parlerò col presidente. Sarri? Un signore, quando ebbi da ridire su di lui mi diede una lezione di umiltà. Gliene sarò sempre grato"

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Quando parla Maradona Napoli si mobilita. Impossibile non farlo, del resto. El Diez è stato troppo importante in questa città, una bandiera, un simbolo. Ed è rimasto legato, ovviamente, tant'è che quando il Napoli perde lui "si arrabbia". L'ha raccontato lui stesso attraverso un post su Facebook, in seguito ad un servizio riguardante il vecchio centro sportivo dove il Napoli si allenava, a Soccavo. Dove Diego ha guidato la squadra verso lo Scudetto. Oggi, quel centro è abbandonato, Maradona ha detto la sua. Infine, una battuta su Sarri, da lui definito "un signore". 

"Sarri mi ha dato una lezione di umiltà"

"Voglio salutare l'attuale allenatore, Maurizio Sarri, un Signore che mi diede una lezione di umiltà quando ebbi da ridire su di lui e sul suo operato: la famiglia Maradona gliene sarà per sempre grata". Poi sull'attuale presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis: "Un giorno mi siederò a parlare con lui". 

"Ferlaino tolse il sorriso al Napoli"

Un attacco all'ex presidente azzurro: "Quando vedete Ferlaino, non lasciatelo tranquillo, perché tolse il sorriso al Napoli. Perché a quell'epoca una palestra si sarebbe potuta fare quasi gratis, in cambio di pubblicità. Ma lui non volle. Per questo mi arrabbio quando il Napoli perde, perché potrebbe fare ancora di più". Infine, ecco siegata la questione del centro sportivo a Soccavo: "Vorrei spiegare per bene tutto. L'Inter e il Milan avevano campi in erba sintetica per allenarsi con la pioggia e la neve, mentre noi usavamo sempre lo stesso campo di cemento. Chiedemmo alla Puma gli scarpini più imbottiti che avevano per non romperci i tendini di Achille. Io stesso mettevo della gommapiuma sotto i talloni. Eppure, quando chiesi a Ferlaino di costruire una palestra coperta, mi rispose di no, che costava troppo. La palestra del Milan era enorme e aveva persino una piscina riscaldata. Noi avevamo una vasca idromassaggio che funzionava a intermittenza".