Napoli, De Laurentiis: "Sarri? Secondi anche con Mazzarri. Scudetto? Ci hanno rubato 8 punti"

Serie A

Il presidente del Napoli sul futuro di Maurizio Sarri: "Ci vedremo la settimana prossima, spero resti. Ma in passato siamo arrivati secondi anche con Mazzarri e con calciatori di minor livello. Il nostro progetto prosegue, ma non serve comprare i calciatori più costosi: in questi anni ho creato campioni che c'invidiano in tutto il mondo. Scudetto? Vedremo chi ci ha tolto gli 8 punti che non ci hanno permesso di vincerlo, il problema dell'Italia è che tutti stanno in silenzio"

Sogno scudetto ormai sfumato, il Napoli pensa già al futuro e alla programmazione della prossima stagione. Che inizierà ancora da Dimaro-Folgarida, ormai da anni sede del ritiro estivo della squadra azzurra. Aurelio De Laurentiis presenta l'appuntamento della prossima estate in Trentino (dal 10 al 30 luglio) nella sala stampa di Castel Volturno, in attesa di precisazioni sul futuro del club e, soprattutto, di Maurizio Sarri: "E' il nostro ottavo anno in Trentino, un'amicizia ormai consolidata – ha esordito il presidente azzurro – Noi volevamo andare avanti, ma a ottobre ci saranno le nuove elezioni che noi seguiremo per poi cercare un accordo anche per i prossimi cinque anni. Noi abbiamo un piede anche in Cina, dove ci stanno costruendo un albergo a 12 piani e uno stadio di 60 mila posti. Ovviamente i cinesi sono propositivi ma impiegano tempo nel realizzare le promesse, noi seguiremo la situazione e nei prossimi anni potremmo iniziare il ritiro in Cina per poi concluderlo in Trentino per recuperare il ciclo prima dell'inizio della stagione. Non si può preparare un campionato andando in giro per il mondo, i soldi sono importanti ma non si può non pensare alla preparazione sportiva. Per il prossimo anno già abbiamo programmata una partita per il 4 agosto contro il Liverpool a Dublino". 

"Sarri? Spero resti. Il nostro progetto continua"

Sarà l'ottavo ritiro consecutivo in Trentino, il quarto per Sarri? "Spero di sì, se me lo chiedete significa che nutrite dei dubbi. Io ne nutro di meno, spero quindi ci sia anche lui. L'ho scelto io, contro il parere e i dubbi di tutti. Il nostro progetto va avanti, con Sarri appuntamento la settimana prossima ma sono tranquillo e sereno. Non ho la sensazione che non abbia più motivazioni, ma lui pensa al lavoro e non ha altro a cui pensare. E' difficile parlargli per i familiari, figuriamoci per me. Io cerco di essere il meno invadente possibile, ma arriva un momento in cui bisogna parlarsi. Ha ottenuto grandi risultati, mi auguro che rimanga. Lui arrivava dalla C, poi è passato dall'Empoli al Napoli e credo che questi tre anni con noi siano servivi anche a lui per fare un salto di qualità importante. In città mi avevano chiamato cretino per aver preso Sarri, poi tutti si sono ricreduti. Mi piacerebbe quindi poter continuare a ricavare dei risultati positivi sempre maggiori. Ma questi non dipendono dai calciatori che costano maggiormente nel mercato. Basti vedere Callejon, prima a stento giocava mentre da noi ha fatto tantissimi gol. Da quando sono arrivato a Napoli ho creato campioni che ci invidiano in tutto il mondo. Ho già detto che abbiamo in pugno un giocatore che ha fatto 20 gol nel suo campionato, ma bisogna prima vedere se le sue prestazioni può ripeterle anche nel nostro contesto. Voci di mercato? Se vanno tutti significa che incassiamo 1 miliardo". Poi ancora sugli allenatori: "Nei rapporti c'è sempre stato uno scambio, non sono mai stati unilaterali. Non penso Sarri possa lamentarsi di questi tre anni, ha costruito un bel modulo esaltato anche all'estero. Molti avrebbero voluto imitarlo, ma è difficile e noi gliene siamo grati. Ma noi vincevamo anche prima con calciatori di minor livello e stipendi di un terzo inferiori. Siamo arrivati secondi con Mazzarri e anche con Benitez e chi parla di rapporti difficili dice il falso. Benitez aveva un contratto di un anno con opzione, credeva che non l'avrei esercitata ed è rimasto spiazzato. Non facemmo male, ma anche lì arrivammo quinti per un rigore sbagliato".

"Vinciamo le ultime due partite, poi vedremo chi ci ha tolto gli 8 punti"

Sul campionato: "Quest'anno purtroppo non siamo riusciti a vincere, abbiamo fatto i preliminari e al termine della stagione avevamo finito la benzina. La distanza con la Juve al momento è di 6 punti, mentre ce ne sono stati rubati 8. Ora proviamo a vincere le ultime due partite, così da poter dire 'strunz' a chi ha creato questo casino, di modo che l'anno prossimo questo 'strunz' non lo crei. Lo Scudetto è del Napoli e che ce l'hanno levato. Chi? Qualcuno dell'organizzazione, il non applicare il VAR, il comportamento discutibile arbitrale. Ce li hanno tolti o no questi punti? O non lo dite per paura. Il problema dell'Italia è anche il silenzio".

Sulle seconde squadre: "Ne ho parlato a lungo in passato, però alla fine decideranno per qualche cosa che non accontenterà tutti quanti. A me avere una seconda squadra che gioca in Serie C non mi sta bene, ma m'interessa avere una seconda squadra per tenere allenati i calciatori che ho in rosa. Ma una cosa è la Serie B e una cosa è la Serie C, che è mortificante per un calciatore perchè lì si gioca a calci negli stinchi. E' molto facile parlare, ma vorrei capire se c'è veramente un disegno organizzativo. Il problema grande è capire cosa sarà la Federazione, io sento dei venti di guerra che mi fanno molto temere per il calcio italiano. Azzerare significa azzerare tutto e mandare via tutti, ricominciare da zero. Ma la Serie A ha anche la possibilità, come l'Inghilterra, di uscire dalla Federcalcio e starsene per conto proprio. Il risultato delle elezioni ha dimostrato che gli attori della FIGC erano azzerabili e il commissario dovrebbe azzerare tutto. Gli arbitri non devono stare nella Federcalcio, non devono votare ma devono essere equidistanti. Quindi devono dipendere dalla Lega, poi chi sbaglia più volte è a casa".