Buffon pronto a svelare il suo futuro: giovedì la conferenza stampa in streaming dalle 11:30
Serie AIl portiere della Juventus parlerà dall'Allianz Stadium giovedì alle 11.30 per svelare il proprio futuro, annunciando cosa farà nella prossima stagione. La conferenza sarà in streaming su Skysport.it
Una settimana trionfale, l’ennesima della carriera di Gigi Buffon. Prima la Coppa Italia vinta nella finale dell’Olimpico contro il Milan, poi il nono scudetto festeggiato sempre nello stesso stadio, grazie al pareggio ottenuto con la Roma. Se questi giorni sono serviti per arricchire ancora di più la sua scintillante bacheca, i prossimi potrebbero essere quelli dell’addio, dal momento che il portiere bianconero parlerà in conferenza stampa giovedì alle 11.30 presso l’Allianz Stadium. Un’occasione per svelare il proprio futuro e mettere a tacere le voci che, negli ultimi mesi, hanno provato ad ipotizzare quale sarebbe stato il prossimo passo del capitano della Juventus. Potrebbe essere l'addio al calcio oppurel'annuncio della volontà di proseguire ancora per un’altra stagione, rincorrendo altri record ed altri trofei. Nel caso in cui Buffon dovesse dire basta, quella contro l’Hellas Verona in programma sabato sarebbe l’ultima partita con la maglia bianconera, una data che i tifosi della Juventus hanno già cerchiato in rosso sul calendario.
Nono scudetto per Buffon
Se per i magnifici 5 (Buffon, Barzagli, Chiellini, Marchisio, Lichtsteiner) si tratta del settimo titolo consecutivo, nella Juventus c'è anche chi festeggia il suo primo scudetto in carriera. Si tratta di De Sciglio, Bernardeschi, Pinsoglio, Szczesny e Howedes. De Sciglio, con il Milan, aveva vinto due Supercoppe italiane (una allenato da Allegri, l'altra contro Allegri), ma mai lo scudetto; Szczesny con l'Arsenal ha sollevato due Coppe d'Inghilterra e un Community Shield; Howedes nello Schalke aveva vinto solo una Coppa di Germania e una Supercoppa nazionale.
Ecco nel dettaglio la bacheca "scudetti" di tutti i giocatori bianconeri: Buffon 9 (tutti con la Juventus, gli ultimi 7 consecutivi), Lichtsteiner 8 (1 Grasshoppers, 7 Juve), Douglas Costa 8 (5 Shakhtar, 2 Bayern Monaco, 1 Juve), Mandzukic 8 (3 Dinamo Zagabria, 2 Bayern Monaco, 3 Juventus), Barzagli 8 (1 Wolfsburg, 7 Juve), Chiellini 7, Marchisio 7, Alex Sandro 7 (2 Santos, 2 Porto, 3 Juventus), Asamoah 6 (tutti con la Juve), Higuain 5 (3 Real Madrid, 2 Juventus), Khedira 5 (1 Stoccarda, 1 Real Madrid, 3 Juve), Matuidi 5 (4 Psg, 1 Juve), Benatia 4 (2 Bayern Monaco e 2 Juventus), Cuadrado 4 (1 Chelsea, 3 Juve), Sturaro 4 (Juve), Dybala e Rugani 3 (Juve), Bentancur 3 (2 Boca, 1 Juve), Pjanic 2 (Juve), De Sciglio, Szczesny, Bernardeschi, Howedes, Pinsoglio 1.
Le parole di Chiellini
Giorgio Chiellini è uno dei senatori di questa Juventus dei record, per questo motivo riesce a pesare benissimo i trionfi bianconeri: "È stato lo scudetto più bello insieme al primo. Siamo ancora qua, contro tutto e tutti. Ci godiamo questo settimo scudetto e non ci rendiamo conto nemmeno noi di quello che stiamo facendo. Penso che non ci viene dato il giusto merito per quello che stiamo facendo. Tra qualche anno, quando ricorderanno questa Juve, verrà dato il giusto peso alle vittorie che stiamo raccogliendo. La prima svolta della stagione è stata la sconfitta di Genova, poi abbiamo iniziato a carburare e abbiamo fatto tre mesi dove non passava nemmeno uno spillo. Siamo andati vicini a un’impresa in Champions, ci rimane un po’ il rammarico perché è l’unico trofeo che ci manca, penso che avremmo meritato di vincere una Champions in questo grande ciclo. Abbiamo trovato le energie da dentro. La verità è che bisogna ringraziare i nostri avversari: dall’inizio della stagione hanno sempre parlato di Var, poi l’arbitro, poi il bel gioco, poi le finali, poi i fuochi d’artificio e non hanno mai smesso di darci nuova linfa. Anche quando sembravamo morti, alla Juventus non devi toccare l’orgoglio. Noi festeggiamo, gli altri sono molto tristi e avremmo meritato più rispetto da parte di tutti, e ora festeggeremo a dispetto di tutto e tutti”. Non è mancata poi la stoccata finale a Insigne, che dopo la vittoria del Napoli aveva sottolineato come la Juventus fosse abituata a perdere le finali: “Sì, noi le finali le perdiamo perché le giochiamo, gli altri invece decidono di uscire ai sedicesimi. Sono scelte. Ma arriva il momento in cui bisogna chiedere scusa".