Zenga, l'addio al Crotone è da brividi: "Ho dato tutto, vi porterò per sempre nel mio cuore"

Serie A
Walter Zenga
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Con un post su Instagram l'allenatore rossoblu saluta squadra e città: "Ci ho messo passione e professionalità, andare via così fa male. Ho l'amarezza dentro, tutti a Crotone mi rimarrano nel cuore. Quando si va al Sud si piange due volte..."

ZENGA DOPO IL NAPOLI: "HO LA MORTE NEL CUORE"

RETROCESSE IN B: QUANTO VALE IL TESORETTO?

Walter Zenga lascia il Crotone, e lo fa con la tristezza nel cuore. Dopo la sfida contro il Napoli, decisiva per la retrocessione all’ultima giornata dei rossoblu, l’ex portiere aveva ammesso di sentirsi “morto, come vittima di una coltellata”. Non è infatti bastato ai calabresi lottare fino all’ultimo (4 i risultati utili nelle ultime 6, ndr): la prossima stagione sarà in Serie B. E in panchina non siederà più Zenga, che, dopo sei mesi dal suo arrivo, ha definitivamente salutato squadra e città con un post su Instagram carico di commozione: “Ci ho messo passione, professionalità e serietà - ha scritto sul suo profilo ufficiale - È due mesi che non vedo i miei bambini. Così fa male, tanto male: Crotone e i crotonesi resteranno per sempre nel mio cuore”. E ancora: “Ho l’amarezza dentro, ma anche la gioia di aver conosciuto persone splendide, disponibili e gentili”. In chiusura di messaggio una citazione dal celebre film di Alessandro Siani e Claudio Bisio, Benvenuti al Sud: “Quando si va al Sud si piange due volte: quando si arriva ma, soprattutto, quando si va via. Forza Squali e grazie”.

Zenga, la reazione dopo la retrocessione

Parole di un emozionato Walter Zenga, che così domenica, amareggiato, aveva analizzato la retrocessione dei suoi: “Fa male, per questa gente che ci ha dato la forza. Crotone non merita di scendere per quello che ha fatto vedere, per come ha giocato e lottato Accettare una sfida significa anche accettare questo, vado giù con la morte nel cuore. Mi sarebbe piaciuto dare di più, per il resto non so neanche se sono ancora vivo. Mi sento morto". E ancora: “Siamo retrocessi non per demeriti nostri, ma perchè altri hanno fatto più punti di noi. È una coltellata pazzesca che non riuscirò mai a metabolizzare, Crotone è una piazza che merita la Serie A”, aveva concluso.