Milan, si attende la decisione dell'Uefa: le ultime notizie live. Rossoneri verso esclusione da Europa League

Serie A

La società rossonera attende nelle prossime 48-72 ore la decisione della camera giudicante della Uefa che deve pronunciarsi sulle sanzioni legate al mancato rispetto del fair play finanziario. Dopo la discussione della memoria difensiva del club a Nyon, Fassone a Sky Sport 24: "Spero che la camera giudicante valuti i fatti e non le congetture". Le sensazioni non sono positive: si va verso l'esclusione dalle coppe

FASSONE CHIEDE RISPETTO ALL'UEFA

La missione Europa League del Milan è cominciata alle 8.45 di una mattina di giugno e rischia di arenarsi dopo nemmeno tre giorni. E' questo, infatti, il tempo che impiegherà la camera giudicante della massima istituzione calcistica europea per pronunciarsi in merito alle sanzioni da comminare ai rossoneri dopo il mancato rispetto degli accordi del fair play finanziario. 48-72 ore per stabilire se il Milan potrà giocare la prossima edizione di Europa League, una possibilità a oggi decisamente molto rimota. Non arrivano sensazioni positive, infatti, al termine dell'audizione nella quale la delegazione rossonera composta dall'ad Marco Fassone, dal direttore finanziario del club, Valentina Montanari, dal responsabile del gruppo legale Milan, Roberto Cappelli, e da Andrea Aiello, avvocato dello studio GOP (Gianni Origoni Grippo Cappelli), ha argomentato la memoria difensiva che, nei loro auspici, avrebbe dovuto consentire loro di 'salvare' almeno la partecipazione alla prossima Europa League. Il tema, ovviamente, è quello del fair play finanziario e delle sicure sanzioni che la Uefa imporrà al Milan dopo la negazione del settlement agreement e il rinvio della società di Li alla camera giudicante. La delegazione rossonera ha basato la propria argomentazione sul fatto che la proprietà cinese ha sempre onorato gli impegni e che sarebbe il fondo Elliott a garantire la continuità aziendale necessaria nel caso in cui Yonghong Li avesse problemi. Ma evidentemente per la Uefa non è una garanzia sufficiente.

Quando dovrebbe arrivare la sentenza

La sentenza dell’Adjudicatory Chamber dell’UEFA dovrebbe arrivare nel giro massimo di 3 giorni, dunque entro venerdì 22 giugno. L'organo giudicante è composto da tre giudici, un avvocato e un politico. Il presidente è il portoghese José Narciso da Cunha Rodrigues; i vicepresidenti sono Christiaan Timmermans e Louis Peila. Il primo è olandese, 76 anni, professore di diritto e giudice della Corte Europea. Il secondo è svizzero, 64 anni, giudice nel distretto di Ginevra, esponente del Partito Liberale Radicale. Gli ultimi due componenti sono l’avvocato inglese Charles Flint, specializzato nel settore bancario e finanziario, e il polacco Adam Giersz, 69 anni. E’ stato sottosegretario al ministero dello Sport e poi ministro dello stesso dicastero nel governo guidato da Donald Tusk.

La decisione finale viene presa a maggioranza semplice. Le astensioni non vengono conteggiate. In caso di parità decide il voto del presidente che ha il cosiddetto potere di “casting vote”. La Camera Giudicante ha emesso i suoi primi verdetti nel 2012. Ha escluso dalle coppe europee Malaga, Haiduk Spalato, Rapid Bucarest, Dinamo Bucarest e Partizan Belgrado, per citare i club più noti. Spesso queste sanzioni sono state mitigate dal TAS di Losanna.

Milan, Fassone: "Spero che l’Uefa valuti i fatti"

"Speriamo vengano valutati fatti certi e non congetture". Dopo l’udienza alla Camera giudicante dell’Uefa, l’amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha commentato così: "Ci sono sviluppi? Non posso dirlo, sono fatti che riguardano l'azionista come tanti argomenti discussi oggi. Abbiamo scelto di andare per fatti certi, non per supposizioni e congetture. E speriamo allo stesso modo che vengano valutati fatti certi e non congetture. Non ci è stato detto quando sarà presa la decisione, però immagino che sarà abbastanza veloce. Non abbiamo avuto ulteriori riferimenti". Secondo indiscrezioni, i giudici potrebbero esprimersi nel giro di 48-72 ore: "C'è stato un bel contraddittorio, anche con i rappresentanti della Camera investigativa, è durato due ore - ha aggiunto Fassone -. Ho il sentimento che quanto meno siamo stati ascoltati, adesso attendiamo la decisione"”. E ancora: “Chiediamo soprattutto che il club sia valutato in coerenza con le decisioni che sono state prese negli anni del Financial Fair Play, ormai ce ne sono decine. Abbiamo un po' la sensazione che il fatto di rimandare il nostro caso alla Camera giudicante sia differente rispetto a come sono stati trattati altri casi. Qualcosa di più tendo a escluderlo".