Chievo, ecco la sentenza: il Tribunale federale dichiara improcedibilità per il caso plusvalenze

Serie A

Il Tribunale nazionale della Federcalcio ha dichiarato l'improcedibilità del deferimento del Chievo per il caso plusvalenze. Gli atti sono stati rimandati alla Procura federale che dovrà decidere se istituire un nuovo processo. Accolto invece quello dei confronti del Cesena: dovrà scontare 15 punti di penalizzazione nel nuovo campionato

Il processo sportivo è da rifare. Il Tribunale nazionale della Federcalcio, presieduto da Roberto Proietti, ha dichiarato "improcedibile" il deferimento nei confronti del Chievo Verona, restituendo gli atti per il caso plusvalenze alla Procura Federale. Accolto invece quello nei confronti del Cesena che avrà 15 punti di penalizzazione “da scontare nella stagione sportiva in corso 2018/2019, nel caso in cui la Società dovesse risultare iscritta a qualsivoglia campionato organizzato dalla Figc”. Con la restituzione degli atti del processo, la palla passa di nuovo alla Procura federale che dovrà decidere se istruire di nuovo un procedimento, e quindi un nuovo deferimento nei confronti del Chievo e del suo presidente Campedelli.

E ora che succede?

Il club veronese resta per ora in Serie A, ma già domani riceverà una nuova comunicazione di conclusione indagini da parte della Procura. A quest'ultima infatti il Tfn ha restituito gli atti per istruire nuovamente il procedimento, stavolta senza essere viziato. Ecco perché gli inquirenti prima di formulare l'atto di deferimento attenderanno sia di ricevere le memorie difensive sia di ascoltare il presidente Luca Campedelli. L'audizione dovrebbe tenersi la prossima settimana, subito dopo scatteranno i deferimenti (per il Chievo, per il presidente e per i quattro amministratori del club coinvolti). A quel punto toccherà al Tribunale fissare la data del nuovo processo di primo grado, verosimilmente tra il 6 e il 10 agosto per poter arrivare a sentenza prima dell'avvio del campionato.

I legali del Crotone: "Subito il nuovo processo"

Gli avvocati del Crotone Giancarlo Pittelli ed Elio Manica hanno scritto al Procuratore federale della Figc Giuseppe Pecoraro per chiedere un nuovo processo per il Chievo al più presto: "Procedere con immediatezza a instaurare il nuovo processo contro il Chievo per evitare che la società Fc Crotone abbia a subire ulteriori gravissimi danni. Il Tribunale federale, - sostengono gli avvocati Pittelli e Manica - non ha assolto la società clivense, ma ha rinviato gli atti alla Procura per rifare tutta la procedura da capo ed in modo corretto". Il Crotone è terzo interessato nel processo in quanto, con un’eventuale penalizzazione della squadra veneta, potrebbe ottenere la riammissione in Serie A. I legali hanno chiesto inoltre inoltre di “procedere alla spedizione della convocazione in favore degli incolpati richiedenti l'audizione e di instaurare, con l'urgenza che la gravità' della situazione impone, un nuovo procedimento che consenta di pervenire alla decisione giurisdizionale in tempi compatibili con gli adempimenti propedeutici al regolare avvio del campionato della massima serie".

Questa la nota ufficiale della società sulla decisione del TFN:
"Il Football Club Crotone prende atto della sentenza pronunciata questa mattina dal tribunale federale nazionale della FIGC. Pur rispettando la decisione, il presidente Gianni Vrenna intende continuare a far valere i propri diritti in ogni sede ed è per questo attento ma fiducioso nell’operato della Procura, auspicando l’immediata istruzione di un nuovo procedimento. Appare infatti paradossale che l’epilogo, anche alla luce della condanna nei confronti dell’altra società imputata, possa non essere quello sperato".