Il giovane attaccante olandese ha rilasciato un’intervista al canale ufficiale del club: “All’Ajax ho giocato tante partite importanti ma era il momento di cambiare. Mio padre mi aiuta con incoraggiamenti e consigli, non sento pressioni”
La nuova tappa della sua carriera è Roma, dove arriva dall’Ajax. Justin Kluivert è pronto a vivere un momento di crescita importante, con la maglia giallorossa. “In Olanda ho potuto giocare gare di livello europeo, è stato fantastico ma ho pensato che cambiare avrebbe potuto farmi bene. Certo, è stato difficile, ma con la mia famiglia ho deciso che la Roma sarebbe stata la decisione più giusta: avevamo delle buone sensazioni su questa scelta” ha detto l’attaccante in un’intervista a Roma TV. Sarà uno degli esterni a disposizione di Eusebio Di Francesco. Propensione spiccata per il gol, come ha confermato lui stesso: “Mi piace molto segnare, per quanto riconosco che anche fare assist sia importante per un giocatore del mio ruolo”. La famiglia ha un ruolo fondamentale nella maturazione di un giovane, specialmente se il papà Patrick è stato a sua volta un grande centravanti. “Ho tre fratelli più piccoli e sento questa responsabilità. Mio padre ha fatto un’ottima carriera ma io non avverto pressioni. Lui vuole che possa eguagliarlo, mi sprona a fare sempre meglio, mi dà consigli e io gli do sempre retta perché ha una lunga esperienza alle spalle che condivide con me. Sono fortunato in questo”.
Tradizione olandese
La Roma ha già due calciatori olandesi in rosa: Strootman e Karsdorp. “Mi hanno accolto bene. Kevin già parla bene l’italiano, Rick lo sta imparando. Mi stanno aiutando. Sono onorato di poter vestire questi colori, specialmente perché pochi olandesi l’hanno fatto. Ed è ancora più speciale” ha spiegato Kluivert. Che poi ha parlato della scelta del numero 34: “È per il mio amico Abdelhak Nouri, che è stato vittima di un grave incidente. Per me è come un fratello”.